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Disturbo d’ansia generalizzato


Il DSM-III definiva il disturbo iperansioso come una condizione specifica dell’età evolutiva, caratterizzata da eccessiva preoccupazione per il passato, per il futuro e per l’adeguatezza delle proprio capacità e dei propri comportamenti, associata a stato di tensione, somatizzazioni, eccessiva coscienziosità e necessità di rassicurazioni.
Successivamente questi criteri sono stati considerati nel DSM-IV col disturbo d’ansia generalizzato (DAG).
La prevalenza è nel sesso femminile con un rapporto 2:1.
L’ansia dura almeno 6 mesi, ed è presente nella maggior parte dei giorni, senza riferimenti a specifiche situazioni o oggetti.
Tali bambini presentano irrequietezza, faticabilità, difficoltà di concentrazione, irritabilità, tensione muscolare e disturbi del sonno, cercano sempre di portare a termine in modo perfetto le loro attività, cercano di piacere agli altri e vorrebbero continue rassicurazioni sulle loro capacità.
Vi è un’elevata comorbidità col disturbo depressivo e con l’ADHD.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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