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APPROFONDIMENTI

La Cena in Emmaus di Caravaggio

03/04/2006

La Cena in Emmaus di Caravaggio

Quante volte siamo entrati in una Pinacoteca o in un museo senza una meta, alla ricerca di un’ispirazione o semplicemente di un po’ di svago, soffermandoci su ogni quadro non piu’ di un paio di minuti. Pare quasi che non ci si voglia o possa mai fermare, immersi nella frenesia di una società che chiede sempre di piu’, fermarsi per gioire, per soffrire, per ridere, per sorridere, fermarsi per riflettere, ascoltare, pensare, elaborare, fare nostro… fermarsi ad assaporare l’arte che in fin dei conti racchiude tutto questo e molto di più. La Cena in Emmaus in mezzo a tutto questo via vai di gente, di pensieri, di persone, di bambini, di curiosi... La Cena in Emmaus è li… che ci guarda e pare fermare tutto. Pare che il pittore abbia voluto cristallizzare un istante e regalarlo all’eternità, racchiudendo in esso il rappresentato dell’esistenza umana, dell’uomo e delle sue problematiche più grandi. Problematiche universali che tutti almeno una volta nella vita si sono posti. Caravaggio affronta qui il tema dell’al di là, mette in campo le nostre ansie e le nostre paure. Disegna abilmente l’uomo diviso ma unito fra ragione ed sentimento. Ci dice quale per lui è la vita materiale ma nello stesso tempo ci ricorda che per essere completo l’uomo deve anche nutrire il proprio spirito. Affronta il tema della morte e della vita e trova risposta a tutti i suoi interrogativi nella figura del Cristo, l’unico intermediario fra Dio e gli uomini. Tutto sapientemente organizzato all’interno di una sola opera d’arte con una tale maestria e genialità proprie solo di un grande artista… Un esperienza toccante, ricca e densa di significato…


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