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"Una donna", capitoli 4-9. Nozze, tristezza, figlio e scandalo con forestiero


Capitoli dal quarto al nono
I capitoli dal quarto al  nono segnano l’ ingresso nella vita adulta della protagonista “all’ insegna della madre”: sembra, cioè, destinata a ripercorrere la triste vita della madre, chiusa in un ruolo esclusivamente familiare e per di più infelice, mentre l’ infanzia e l’ adolescenza erano state dominate dal “ sogno forte” che il padre aveva costruito per il suo futuro e che lei aveva, sia pure infantilmente, condiviso con tutto il suo essere.
I sei capitoli sono fitti di avvenimenti: fidanzamento e nozze, la vita di sposa (“ le mie vestaglie di flanella mi assicuravano, ad ogni istante, che ero proprio una donna maritata”; pag. 44), la sempre maggiore lontananza del padre, la follia della madre, l’ aborto spontaneo che segue alla vista della follia della madre ( quest’ ultima finisce ricoverata in una casa di cura), la tristezza indotta dal cattivo rapporto con il marito e con la famiglia di lui ( rozza e incolta), la nascita del figlio, il tentato suicidio.

La protagonista accetta di sposare l’ uomo che l’ ha violentata, che da parte sua la vuole soprattutto per calcolo ( è la figlia del padrone). Confusamente e ingenuamente pensa che si tratti di amore e che quello sia il suo destino. La madre folle e il padre sempre più assente e incupito (“ in guerra contro cose e uomini” pag. 51) non le sono di nessun aiuto.
La vita coniugale, triste e opaca, la fa riflettere sul destino della propria madre, che era stato quello di “ amare, sacrificarsi e soccombere! Questo il destino suo e forse di tutte le donne?” (pag 55)
L’attesa e la nascita del figlio risveglia il sentimento d’ amore che aveva dominato la sua infanzia. E’ un’ esperienza esaltante, il sogno di una fusione assoluta tra madre e figlio, com’ era stata assoluta l’ unità fra lei e il padre.
Tuttavia, neanche l’ amore per il figlio riesce a vincere la tristezza profonda che le deriva dall’ aver rinunciato al sogno della sua adolescenza, quello di avere una vita libera e forte ( “ lo scontento di me stessa, il rimprovero della parte migliore di me che avevo trascurato, di quel mio io profondo e sincero, così a lungo represso e mascherato[...] In me la madre non s’ integrava nella donna” pag. 69)
Complessivamente, l’ identificazione con la figura materna (negativa) le risulta inaccettabile, perchè continua ad operare in lei, a livello profondo, il modello di libertà rappresentato dal padre.
Al sentimento della maternità si accosta il tema della scrittura: comincia a sentire “ l’ invincibile impulso” verso la scrittura per estrinsecare tutta la sua vicenda, a beneficio del figlio. Questo impulso avrà il suo esito finale, nello scrivere il libro per il figlio.
Un forestiero, da poco trasferito nella cittadina, la corteggia. Ne nasce uno scandalo. Il marito reagisce con violenza. La protagonista tenta il suicidio, ingerendo del laudano. 

Tratto da "UNA DONNA" DI SIBILLA ALERAMO di Loredana Rossi
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Dettagli appunto:

  • Autore: Loredana Rossi
  • Titolo del libro: Una donna
  • Autore del libro: Sibilla Aleramo
  • Editore: Sten
  • Anno pubblicazione: 1906

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