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Leibniz a Parigi

Leibniz è ansioso di farsi conoscere in Europa e avvia il progetto di creazione di una fisica nuova. Scrive due opere: Theoria motus concreti, spedita alla Royal Society1 di Londra, e Theoria motus abstracti, spedita in Francia. Fino al 1676 soggiorna a Parigi e qui conosce Antoine Arnauld (soprannominato il Grande per distinguerlo dal padre), filosofo e teologo francese, uno dei capofila del giansenismo2 e avversario dei gesuiti. Leibniz inviò ad Arnauld il Discorso di Metafisica affinché lo leggesse. Ebbero un intenso scambio epistolare.
A Parigi incontra anche Malebranche, filosofo e teologo francese profondamente cartesiano. Egli aveva cercato di conciliare la filosofia di Cartesio con la religione cattolica. A Parigi legge i Pensieri di Pascal, e il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galilei. Nel 1675 inventa una macchina che cammina sull’acqua e la prova sulla Senna.

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