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Cassirer – Saggio sull'uomo

“Questa è la singolare situazione in cui si trova la filosofia contemporanea. Nessuna delle precedenti età si è trovata in una posizione migliore della nostra per quel che riguarda le fonti a cui attingere per conoscere la natura umana. La psicologia, l’etnologia, l’antropologia e la storia hanno raccolto un imponente e sempre più ricco materiale. Gli strumenti tecnici per l’osservazione e la sperimentazione sono stati grandemente perfezionati e le analisi sono divenute più penetranti e più approfondite. Tuttavia sembra che non sia ancora stato trovato un metodo per padroneggiare e organizzare tutto questo materiale. In paragone con la ricchezza delle attuali conoscenze, il passato può apparire assai povero. Ma una ricchezza di fatti non significa necessariamente una ricchezza di pensiero. A meno di trovare un filo di Arianna che ci porti fuor da questo labirinto non si potrà giungere ad una vera conoscenza del carattere generale della cultura umana; ci si troverà sperduti fra una massa di dati sconnessi e disgregati che sembrano escludere qualsiasi unità ideale.”
Ci sono molti modi per conoscere l'uomo e dominare la quantità di accesso all'umano, questo comporta che ci sia tanto materiale e sia difficile collegarlo. E' un problema che affliggeva gli uomini del '900, infatti anche se c'è tanto materiale non significa vi sia una comprensione migliore, serve una chiave di lettura che permetta di non smarrirci e far confusione, essa aiuta ad avvicinare le discipline e la pluralità degli approcci; trovare il filo di Arianna significa maturare la capacità di sintesi (far sintesi = capire).

Tratto da ANTROPOLOGIA APPLICATA di Chiara Trattenero
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