Skip to content

L'esperienza degli anziani in Tommaso d’Aquino - Summa Theologiae


“Nelle cose relative alla prudenza l'uomo ha bisogno di essere istruito da altri: e soprattutto dai vecchi, che hanno un'esatta comprensione dei fini nell'ordine dell'agire umano. Ecco perché il Filosofo afferma: "Bisogna por mente alle osservazioni ed opinioni indimostrate degli uomini esperti e vecchi e saggi non meno che alle dimostrazioni; poiché l'esperienza fa loro scorgere i principi". Nella Scrittura poi si legge: "Non appoggiarti sulla tua prudenza"; e ancora: "Stai nella compagnia dei vegliardi prudenti, e unisciti di cuore alla loro sapienza". Ora, il fatto che uno è ben disposto a farsi istruire appartiene alla docilità. E quindi è giusto che la docilità sia elencata tra le parti della prudenza.”

Bisogna misurarsi con l'altro pensando di non essere giudicati. Recupera Aristotele: gli anziani hanno molta esperienza, una rielaborazione dei ricordi e non solo il ricordo; la comprensione del senso della vita. Quanto deve essere estesa la rete di persone a cui possiamo chiedere cose di questo tipo? Né troppe né nessuno. Le decisioni difficili però portano con sé l'impossibilità di spiegare la propria decisione e l'incomprensione degli altri.

Tratto da ANTROPOLOGIA APPLICATA di Chiara Trattenero
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.