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Considerazione della donna nel mondo islamico

Donna nel mondo islamico: elemento comune nelle società islamiche è considerare il matrimonio un modo di perfezionarsi di fronte ad Allah. A partire dallo stesso Maometto, al centro di ogni valutazione è l'uomo, non la donna. La legge coranica pone le donne sotto la tutela degli uomini, superiori. La donna è tra le "cose"  che addolciscono la vita. Oltre a 4 moglie l'uomo può avere un numero illimitato di concubine schiave, e i figli avuti con queste hanno gli stessi diritti dei figli legittimi. Oltre al matrimonio e al concubinato esiste, nel mondo musulmano, il mut'a, relazione temporanea a scopo di piacere, per la quale la donna riceve un compenso in denaro. Gli eventuali figli sono considerati legittimi. L'uomo musulmano può sposare anche le donne appartenenti alle altre due religioni del "Libro", mentre la donna musulmana può sposare solo musulmani. Anche il vestito connota la condizione subalterna della donna: il velo rappresenta il diritto dell'uomo al possesso esclusivo e privato della donna.

Tratto da ANTROPOLOGIA SOCIALE E CULTURALE di Giulia Dakli
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