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Valvuloplastica mitralica percutenea


Rappresenta l’alternativa al trattamento chirurgico. Consiste nell’inserire per via venosa un catetere e quindi raggiungere l’atrio sinistro attraverso il setto interatriale al fine di introdurre un palloncino (23-25 mm) o due piccoli palloncini (12-18 mm) a livello dell’ostio valvolare mitralico. La dilatazione ottenuta con il palloncino provoca la separazione delle commissure e la rottura delle sinfisi. Le complicanze di questa procedura sono costituite dalle embolie, dalla perforazione cardiaca e dalla comparsa di insufficienza mitralica secondaria, talora di entità tale da rendere necessario un intervento chirurgico d’urgenza.

Tratto da APPUNTI DI CARDIOCHIRURGIA di Alessandra Di Mauro
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