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Opera italiana del primo novecento: il Verismo


Solide basi filosofiche derivate da positivismo e naturalismo. Forte attenzione ai problemi e ai conflitti della società --> soggetti della vita contemporanea e dei fatti di cronaca. Verismo rurale (sicilia) e di cronaca (violenza, fatti truculenti). Fotografare la realtà, trascrivere i fatti.
Maggiori opere veriste: Leoncavallo (Pagliacci), Puccini (Tosca)e Mascagni (cavalleria rusticana). Librettisti “giovane scuola” : soggetti veristi ma anche dramma borghese con analisi psicologica dei personaggi e valorizzazione degli aspetti umani della vicenda.
Giacomo Puccini 1858-1924. Non aderisce mai completamente agli ideali veristi. Tempo dell’azione e tempo musicale perfettamente omogenei. Nelle opere articola la vicenda su una dimensione temporale.
Primato del canto e della musica: descrive sentimenti, atmosfere, ambienti. Si rifà alle tecniche compositive dei contemporanei --> maturità nella fase progettuale e compositiva. Organico strumentale e vocale : equilibrio timbrico-estetico. Inserimento di citazioni tematiche di Wagner e Verdi.
Frammentismo musicale : cellule musicali continuamente riproposte.
Da Bohème :  da maggior rilievo alla discorsività melodrammatica, fino al parlato di la fanciulla del west.
Quadri scenografici compiuti uniti dalla musica --> turandot.
Sintesi : linguaggio diretto, canto appassionato, irruenza della costruzione melodica, impasto orchestrale originale, scelte popolari e truculente.

Tratto da ARMONIE D’INSIEME di Silvia Lozza
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