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Definizione di commancino



Quando comincia l’arte italiana?
Per Giovanni Previtali, il momento iniziale dell’arte italiana dovrebbe essere fissato non prima della fine del XIII secolo e non altrove che in Toscana, quando la spazialità tridimensionale di Giotto, espressione del razionalismo fiorentino, realizzò una sintesi per la prima volta nuova tra continuità classico-bizantina e innovazione barbarico - gotica.
L’arte italiana, però, si presenta come un sistema di relazioni fra culture regionali e urbane. Sono esistite varie arti italiane o forme italiane d’arte.
Chi è il commancino?
Con il termine commancino, si designano i primi costruttori medievali, a noi noti come maestranza collettiva. Alcuni ritengono che la parola commacinus si identificasse con il luogo d’origine di quelle maestranze e gli storici del secolo scorso lo connettevano con Como o l’isola comacina. I più recenti, invece, con una delle due Commagene, la siriaca o la danubiana.
Altri storici pensavano che il termine designasse una categoria di specialisti, attivi nel ramo dell’edilizia. Tali maestranze, costituiti in gruppi organizzati, si diffusero dalla regione dei laghi alpini in Lombardia e di lì in varie parti della penisola e nell’Europa del Nord.
Comunque, tali maestranze trovarono impiego anche fuori dalla regione, spessissimo anche molto lontano, rimanendo, però, identificate come quella precisa peculiarità culturale.
Dante, nella sua “Commedia”, fa riferimento agli intagli marmorei di Nicola Pisano nei pulpiti di Pisa e Siena, e nella tomba di San Domenico a Bologna.


Tratto da ARTE ITALIANA DEL RINASCIMENTO di Gabriella Galbiati
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