Skip to content

L'elemento mistico



I teologi ortodossi hanno insistito sulle differenze rispetto alle forme più moderne di misticismo occidentale. Così Vyseslavcev nel 29 criticava la tendenza del cattolicesimo a inventare nuove devozioni. Sul S. Cuore egli rifiutava il barocco religioso e il sentimentalismo suscitati dalle immagini del cuore trafitto, e la mistica del tormento che appariva primitiva. Poi altri teologi diranno inadeguata la parola misticismo per esprimere l’obiettivo finale della vita spirituale=theosis. Secondo Meyendorff il termine misticismo evoca in tutte le lingue un contesto emozionale, poco adatto al compimento della deificazione. Lossky insiste sulle accuse di dolorismo connesse a un'imitazione di Cristo, mentre l’oriente vuole imitare Cristo risorto. Di qui un rifiuto dell’individualismo mistico di alcuni santi a causa dei frequenti stati estatici e visionari, che per il loro carattere di passività e perdita della coscienza di sé sarebbero tipici dell’inizio della via mistica. Poi gli autori insistono su altri 2 motivi di divergenza. Non è con la volontà, produttrice di meriti, che si conquistano gli stati più alti della mistica. Nell’essenza la trinità resta poi inconoscibile (teologia apofatica): può venir partecipata solo nelle sue manifestazioni operative, le energie divine.  Tale partecipazione si ottiene per grazia liberamente elargita in risposta allo sforzo incessante della preghiera del cuore. La gioia dolorosa di tale ascesi, unita alla grazia, può portare alla theosis, attraverso un processo che non si fonda sulle “notti oscure dell’anima” del misticismo occidente, ma sull’apertura dell'occhio del cuore= una progressiva illuminazione interiore (esiste anche nell’esoterismo islamico un' espressione analoga ad occhio del cuore).

Tratto da ASCESI ESICASTA di Dario Gemini
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.