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Paray le monial e palaios logos



Dal 1873 questa cittadina francese diviene oggetto di pellegrinaggi. E’ il luogo delle visioni di Margherita Maria, dove quell’anno van più di 200.000 persone per riparare l’offesa della comune di Parigi. A fine giugno il padre gesuita Drevon incontra un giovane aristocratico ispano-russo, barone Alexis de Sarachaga, con il quale decide di fondare una nuova opera di devozione. I 2 gettarono le basi di quel che sarebbe diventato lo Hieron du Val d’Or, un santuario. All’inizio le gerarchie cattoliche appoggiano i 2.. Lo scopo di Sarchaga era promuovere il Cristo Re sulla terra.. ma essa era divenuta una lotta escatologica, intesa come l’ultima per contrastare l’avvento dell’Anticristo, instaurando prima della venuta di Gesù alla fine dei tempi una nuova era nel segno del Regno Sociale di Cristo. Inoltre appaiono varie deviazioni dottrinali. S riscopre la tradizione primordiale anteriore al Cristianesimo, recuperando una sorta di cattolicesimo prima di Cristo, disvelando simboli. Ciò avrebbe accreditato la sua crociata. Compaiono varie riviste in suo supporto. Scoperte di segni tellurici, nuovi spunti dottrinali, vogliono integrare il remoto passato tradizionale col cristianesimo, che sarebbe nato in Atlantide. La dottrina di cui parla la chiama palaiòs logos=l’antico verbo. Non a caso Paray le monial era nell’antico paese della tribù gallica degli Edui. Secondo lui esso era sempre stato il vero centro spirituale della francia. S calcolava poi il ritorno di Cristo sulla terra nel 2000 (4° ciclo del Graal). Ma tali cose suscitarono riprovazione in varie parti del clero francese. Ma ciò non impedì che ricevesse riconoscimenti papali, vedi Leone 13°. I successori di S li vediamo poi impegnati per la proclamazione dell’enciclica Quas primas.

Tratto da ASCESI ESICASTA di Dario Gemini
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