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Vantaggi e limiti nell'uso delle colture cellulari

Le colture cellulari sono, sicuramente, il più promettente tra i modelli biologici, in quanto mostrano caratteristiche indubbiamente vantaggiose. Uno dei vantaggi più rilevanti nell'uso delle colture cellulari è relativo alla possibilità di studiare effetti tossici su cellule umane, ovviamente impossibile in vivo. Inoltre, le colture cellulari sono poco costose, forniscono risultati in tempi brevi, possono essere esposte direttamente alle sostanze da saggiare, possono rispondere anche a concentrazioni molto basse, poiché le sostanze nel mezzo di coltura sono a contatto diretto con le cellule. Invece, un limite notevole riguarda la diversa organizzazione tra un sistema sperimentale costituito da cellule isolate tra loro non comunicanti, e la complessa organizzazione di un organismo nella sua interezza e complessità funzionale e strutturale. Inoltre, si verifica la perdita di componenti (soprattutto quelli del sistema nervoso ed endocrino) coinvolti nella regolazione omeostatica in vivo. Si presentano anche alterazioni metaboliche, caduta di livelli enzimatici, variazione di cicli metabolici, selezione delle cellule più attivamente proliferanti. Particolare non trascurabile infine, che può costituire a seconda dei casi un vantaggio o uno svantaggio, è la preparazione e l'esperienza dell'operatore; le colture cellulari necessitano infatti si sterilità assoluta, in quanto una contaminazione da batteri, muffe o lieviti conduce alla perdita della coltura stessa. Un altro problema delle colture cellulari può riguardare l'aneuploidia di molte linee stabilizzate, che possono presentare corredo cromosomico diverso dalle cellule di origine.

Tratto da BIOTECNOLOGIE CELLULARI di Domenico Azarnia Tehran
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