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L'Atlante mondiale mondiale Hoepli di Geografia moderna fisica e politica

Sono gli atlanti noti sotto le denominazioni di internazionali, generali, generici, universali, di consultazione, grandi atlanti e scolastici. L'iniziativa è nata dall'Atlante mondiale Hoepli di Geografia moderna fisica e politica, seguito dal Westermanns Hausatlas, dal Der Neue Herder Handatlas e dall'Oxford Atlas. 
La materia contenuta nelle raccolte descrive essenzialmente luoghi e oggetti geografici che la disciplina cartografica ha diversamente rappresentato e trasmesso secondo i vari processi conoscitivi, scientifici e tematici degli ultimi due secoli. C'è stato un definitivo termine solo dopo il perfezionamento delle proiezioni e l'acquisizione di basi geodetico-topografiche: queste tecniche vennero impostate su nuove e decisive basi solo successivamente al primo conflitto mondiale, quando i procedimenti di rilevamento fotogrammetrico si sono evoluti in aerofotogrammetrici. Fino a questi termini le levate del territorio si erano avvalse del sistema di triangolazione con il teodolite e applicate a modesto raggio. Ma con le nuove esigenze della ridefinizione di molti territori europei, si costituì con ciò una basilare attività cartografica a grande scala, intensa e razionale, dalla quale conseguì una derivazione di carte a piccola scala all'interno di un sistema che assegna la gestione della grande scala ai singoli organismi statali e la produzione della piccola scala ad aziende private. L'adozione della scala è strettamente legata ai formati e alle superfici da rappresentare, e da essa ci si attendono due requisiti: da una parte la possibilità di risalire immediatamente alle misure reali e dall'altra la facilità di operare confronti, verifiche e paragoni fra tavole a scala diversa. La scelta delle proiezioni geografici non pone seri ostacoli, anche se connessa con la superficie e la posizione dell'entità spaziale da raffigurare: l'azimutale di Lambert è particolarmente indicata per le carte a piccola scala, mentre quella cilindrica di Mercatore viene applcata ai planisferi. 
Fra i numerosi problemi riveste particolare importanza la rappresentazione dell'orografia e morfologia del territorio in generale. Il disegno del rilievo acquista una grande resa espressiva a partire dal XIX secolo con l'applicazione della tecnica del tratteggio, diversamente lumeggiato, messo a punto alla fine del Settecento. Al tratteggio venne poi accostato l'uso delle tinte altimetriche, che assieme a quello dello sfumo sono andati a sostituire il tratteggio, troppo costosa e laboriosa. Queste due tecniche sarebbero molto efficaci se utilizzate in modo che rispecchino fedelmente la realtà; il miglior esito è stato ottenuto da Eduard Imhof il quale ha rinnovato lo Schweizerischer Mittelschulatlas, rappresentando l'orografia con una reinterpretazione delle tinte altimetriche: da quelle maggiormente intense (bleu-verde) per le le zone più basse, alle più tenui per le zone alte (fino al bianco). 
Un altro problema riguarda la trascrizione dei toponimi: si dovrebbe sia avere facile intellegibilità sia rispetto delle strutture linguistiche originarie. Una soluzione potrebbe essere la traslitterazione, cioè l'operazione di trasferimento segno per segno dall'una all'altra scritta, anche con segni diacritici. Un altro sistema è quella della trascrizione fonetica, che potrebbe utilizzata accanto alla traslitterazione come indicatore della corretta pronuncia. 
Queste tecniche hanno subito un'ulteriore evoluzione successivamente al secondo conflitto mondiale, grazie al rapido progresso delle conoscenze e alla diversa organizzazione del lavoro e della produzione. La tecnica della calcografia, cioè incisione su rame, non viene abbandonata fino a quando non se ne manifestano chiaramente gli alti costi rispetto a quelli più economici dei nuovi procedimenti litografici (incisione su pietra e poi su zinco, alluminio e altre leghe metalliche) che, più rapidi, si trasformano poi in fotolitografici e fotomeccanici. Una cosa che non si aggiorna nel tempo sono le nuove vie di comunicazione, la riorganizzazione delle reti idrografiche con costruzione di canali o bacini artificiali, la costituzione di ulteriori centri abitanti ecc ecc, aggiornamento rimandato al tematismo.

Tratto da CARTOGRAFIA E TERRITORIO NEI SECOLI di Elisabetta Pintus
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