Skip to content

Le carte regionali italiane del Cinquecento

Il contributo dell'Italia fu ragguardevole nella costruzione di carte regionali, come quella della Sardegna disegnata da Rocco Capellino. Altro cartografo importante fu Gastaldi, che elaborò carte originali che lo resero noto a Venezia. Le sue opere più importanti sono una carta della Spagna, una di gran parte dell'Europa, una della Polonia, una famosissima dell'Italia, una carta della Sicilia, varie carte del Piemonte, della Lombardia, del Padovano, della Puglia e della Corsica. Altri cartografi da ricordare sono Buonsignori, Eufrosino della Volpaia, Alessandro Bolzoni, Natale Bonifacio, Paolo Bolzoni, Girolamo Bordone, Tommaso Fasello, Volfango Lazio, Bernardino Brognolo, Cipriano Piccolpasso e Cristoforo Sorte; alcuni di questi elaborarono dei veri e propri atlantini, con informazioni relative ai nuclei familiari che pagavano le imposte. 
Contemporaneamente una notevole quantità di carte relative a limitati territori veniva redatta per scopi pratici di ingegneria d atecnici e addetti militari, come bonifiche e opere di pubblica difesa. Quest'opera si rivelò essenziale per il progresso della cartografia e permise ai grandi cartografi di disporre di basi cartografiche sempre più aderenti alla realtà, anche se nel Cinquecento si fa più forte il desiderio di conoscenza e di dominio del territorio.

Tratto da CARTOGRAFIA E TERRITORIO NEI SECOLI di Elisabetta Pintus
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.