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Le finalità della carta geografica

a) Didattica: atlanti scolastici internazionali; carte disegnate a picola scala (1:30.000.000 di solito); due carte per ogni regione (fisica e politica), oppure carte fisico-politiche (con entramb gli elementi); carte tematiche riguardanti fenomeni fisici o fenomeni antropici ed economici; spesso accompagnate da elenchi statistici sull'entità della popolazione, sulle produzioni agricole e industriali, sul numero degli abitanti delle città, sull'altezza dei rilievi ecc; criterio di dare maggiore risalto allo Stato in cui viene pubblicato; fotografie dei fenomeni più interessanti, da satellite e a colori falsi; carte murali, di grande dimensione e a media scala, disegnate per poter essere viste da lontano, con informazioni essenziali, simboli e scritte molto grandi. 
b) Di ricerca: deve consentire l'acquisizione di notizie aggiornate su un determinato territorio; Touring Club Italiano (atlanti internazionali); atlanti nazionali, ricchi di carte tematiche che illustrano le caratteristiche fisiche del territorio e la situazione demografica, antropica ed economica; Carta geologica d'Italia, Carta della vegetazione, Carta della utilizzazione del suolo d'Italia, Carta archeologica; carte giornaliere del tempo.
c) Operativa: le carte tecniche regionali; a grande scala; offrono un quadro aggiornato della situazione geografica del territorio; piani regionali e comprensoriali; piani zonali per la'agricoltura; deve dare informazioni di geografia fisica con scarsa incidenza da parte dell'uomo (substrato geologico..), informazioni sull'uso del territorio (urbanizzazione..), informazioni sul dissesto e sulla degradazione dell'ambiente; deve verificare l'intensità dell'urbanizzazione rispetto all'attitudine del territorio a recepire insediamenti umani e deve valutare le vocazionid'uso del teritorio.
d) Fiscale: preponderante nelle mappe catastali, che rappresetano la distribuzione delle proprietà; risale a epoche molto antiche, ma fu veramente iniziato da Cesare, continuato da Augusto e terminato sotto Traiano, con la stiam delle singole proprietà; il catasto moderno risale ai primi anni del 1700; lo scopo è quello di fare un censimento dell'entità fisica ed economica dei beni immobili, per poter applicare le imposte fondiarie secondo un sistema di proporzionalità; è diviso in catasto rustico o dei terreni e in catasto urbano o dei fabbricati (in base al tipo di bene immobile censito); catasto descrittivo, geometrico, a particelle, estimativo o probatorio (per quanto riguarda la sua natura); all'epoca dell'unità d'Italia, c'erano nove compartimenti catastali, dove quelli del centro e del nord erano più geometrici e quelli del sud solo descrittivi; nei territori annessi dopo la prima guerra mondiale hanno ancora il catasto austriaco; si realizza con le operazioni geometriche di misura (triangolazione del territorio, delimitazione dei confini delle proprietà private e demaniali, poligonazione e rilevamento particellare) e le operazioni di estimo (qualificazione e classificazioe, formazione delle tariffe d'estimo, pubblicazione dei dati catastali, evasione dei reclami, attivazione); costituiti da mappa particellare, tavola censuaria e schedario dei numeri di mappa, registro delle patite e schedario delle partite, matricola dei possessori e schedario dei possessori.
e) Militare: carte a grande scala; nel passato vi venivano inseriti errori per evitare che venissero raggiunti da altri i luoghi appena scoperti; anche le piante di città erano spesso disegnate con intenti militari, tant'è che la direzione dei lavori di rilevamento e disegno era affidata ad architetti militari.
f) Turistica: grande scala, per evidenziare i percorsi e i centri di interesse turistico; ottime carte del TCI e dell'ACI (carte termali, dei parchi, delle aree protette..); in genere scala tra i 1:200.000 e 1:250.000 (tranne quelle stradali, che sono più piccole).

Tratto da CARTOGRAFIA E TERRITORIO NEI SECOLI di Elisabetta Pintus
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