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Catalogazione: descrizione e rappresentazione


L’archivistica dei documenti composti da immagini e/o suoni come disciplina deve essere ancora inventata. L’ archivistica “ classica ” e la biblioteconomia sono discipline abbastanza antiche fondate sul documento scritto. Nel volgere di un secolo il linguaggio delle immagini risulta segnato da innumerevoli evoluzioni. Se è vero che “ il medium è il messaggio ”, il linguaggio delle immagini in movimento è quello che più di ogni altro emette ultrasoniche frequenze di rinnovamento. Ciò che differenzia profondamente il mondo del documento scritto da quello della immagine è il consumo. Ci sono due elementi, uno di affinità e uno di distinzione comuni a tutto il mondo degli archivi e delle teche:
Anche nei sistemi più semplici e negli archivi di piccole dimensioni si riscontrano due campi fondamentali: quello relativo alla descrizione o anagrafica e quello relativo alla rappresentazione del contenuto;
I modelli per l’archiviazione dei materiali video hanno due tipi di origine; o derivano dalla traduzione bibliotecaria oppure sono modelli originali costruiti ad hoc per grandi videoteche; in mezzo si possono collocare le mediateche.

Tratto da CATALOGAZIONE DEL MATERIALE AUDIOVISIVO di Laura Righi
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