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I compiti dei personaggi di Cronaca di un amore - Antonioni -



Quindi, sia la coppia che il detective:
- sono in grado di vedere, ma non riescono ad oggettivare quello che vedono;
- colgono bene i contorni delle cose, ma non arrivano a metterle in distanza;
insomma:
- hanno la facoltà di leggere ciò che accade, ma non trasformano la loro lettura in un racconto autonomo e definitivo.
Ciò conferma del resto quanto abbiamo già suggerito: essi, perfetti narratari, rifiutano di assumere compiti in qualche modo da narratori; ma ciò evidenzia anche un altro versante del problema: perfetti narratari, essi avrebbero bisogno tuttavia di una mossa in più per completare per davvero il loro gioco.
- Da un lato infatti non mancano di risorse, avendo dalla loro una sicura competenza: essi per comprendere le cose inoltre
- inquadreranno i loro obiettivi, tipizzandoli – riconoscimento di un frame –,
- li metteranno a fuoco, ricercandone l’essenza – individuazione di un topic –,
- ne seguiranno le evoluzioni, distribuendone le diverse componenti – riorganizzazione di un plot.
- Dall’altro lato non chiudono la loro opera, bloccandosi un attimo prima di trar frutto dal confronto in cui sono impegnati: essi avrebbero bisogno di una sanzione, che sovrapponendo alla loro interpretazione un giudizio esplicito offrirebbe a chi legge e alla sua lettura
- dei riscontri precisi – un sistema di valori – e
- un punto d’ancoraggio – un’approvazione o una condanna con cui confrontarsi –.

Tratto da CINEMA di Nicola Giuseppe Scelsi
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