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Narrazione generativa


Nell’ottica della narrazione generativa il colloquio è inteso come: “ luogo di costruzione di pensiero sulle narrazioni, nel quale psicologo e cliente, in contesti variabili, ed entro regole minime codificate (setting), nel perseguire obiettivi condivisi, generando nuove storie che sono prodotto della relazione”.  Tale definizione va compresa entro una prospettiva contestuale, ovvero che solo dentro una concezione dinamica, contingente e dialogica della mente e dei processi di costruzione del significato possiamo comprendere il senso di indicare nella generazione di nuove storie, che sono prodotto della relazione, il definire con Narrazione generativa il prodotto del colloquio psicologico.
Pensiero: pensare significa per il soggetto disconoscersi, trasformare in oggetto di discorso le assunzioni e rappresentazioni su di se e sull’altro agite nel discorso stesso, in modo da renderle rappresentabili e elaborabili.
Narrazione: ciò che il cliente racconta deve essere inteso come segno/significante dei sistemi di significazione.
Contesto: insieme delle relazioni e della loro struttura organizzata dove ciascun individuo vive la propria esperienza.
Setting: spazio mentale e organizzativo definitorio del colloquio clinico. È al contempo il contesto in cui il cliente agisce le sue fantasie di rapporto e la condizione per analizzare le fantasie stesse.
Obiettivo: condizione della realtà raggiungibile come esito dell’azione professionale. Implica l’elaborazione della finalità alla luce delle risorse di cui l’intervento può disporre. Fine: condizione socialmente desiderabile. Va sottolineato la variabilità degli obiettivi dell’intervento psicologico.
Generazione di nuove storie: possibilità di generarne una nuova come segno/indizio della competenza.
Prodotto: l’aggiunta di un nuovo punto di vista  che consente di proporre e generare una terza narrazione.
Relazione: è il precipitato delle realtà psichiche del cliente, mero luogo di raccolta delle sue cognizioni e fantasie e della loro costruzione. È strumento conoscitivo e di intervento.
Il contesto è il prodotto delle pratiche narrative ed è lui a regolare il significato da attribuire a un ruolo, una regola, un compito, un obiettivo e a guidare l’individuo nella scelta dei modi di relazionarsi e di interpretare l’ambiente con cui interagisce. Inoltre, in una prospettiva psicodinamica si definisce collusione un accordo simbolico di natura affettiva sul significato da dare agli eventi. L’attraversamento è una condizione di naufragio e di smarrimento delle proprie matrici di significazione, uno spazio di riconsiderazione dei propri codici e dei valori che questi rappresentano.

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