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La ‘storia dell’essere’ come ‘destino dell’essere’

Grazie al pensiero rammemorante, possiamo leggere la storia del pensiero occidentale sotto un’altra luce: scopriamo che tale storia (Geschichte) è «storia dell’essere» (Seinsgeschichte), o meglio, «storia del darsi dell’essere», dove il «darsi» indica il «destino dell’essere» (Seinsgeschick); che la storia dell’essere non è un decorso continuo delle metamorfosi di un essere isolato e sussistente per sé, non è un qualcosa che giace dinanzi a noi, ma è in sé la storia essenziale dell’uomo occidentale, nella misura in cui l’uomo storico abita la «radura» (Lichtung) dell’essere ed è il destinato dall’essere che lo reclama e ne fruisce al fine di costruire e custodire la radura; che nel periodo di incubazione della tesi del fondamento, l’essere si destina a noi nel momento stesso in cui si «sottrae», si «cela»; e che nel periodo in cui si impone la grande potenza della tesi del fondamento, la pretesa del fondamento che va fornito al soggetto rappresentante, l’essere, anziché manifestarsi in tutta la sua evidenza, si destina nel suo più radicale venir meno, in quanto viene completamente obliato, viene persa di vista la «questione dell’essere» (Seinsfrage) in vista dell’ente, o, meglio ancora, dell’oggetto nella sua oggettività.

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