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Cittadinanza americana per esclusione, per successione, per differenza


Nel libro vengono esaminate le tecnologie di governo, cioè le politiche, i programmi, i codici e le pratiche che tentano di instillare nei soggetti-cittadini determinati valori (come indipendenza, libertà, individualismo, calcolo, flessibilità) in molteplici ambiti.
Vengono analizzati i problemi pratici del governo in ogni singolo ambito (welfare state, ospedale pubblico, sistema giudiziario ecc.), seguendo i cambogiani-americani mentre si fanno strada attraverso i contesti istituzionali da cui apprendono i valori e le competenze tecniche che l’America si aspetta.
Per gli immigrati cambogiani, come era successo anche per precedenti generazioni di migranti americani, il passaggio da un ethos a base religiosa, imperniato sulla gerarchia e sulla dipendenza, a un’etica fondata sulla lotta fra individui e sulla produzione di ricchezza è un’esperienza profondamente traumatizzante.

Cittadini meritevoli: bipolarismo razziale e differenziazione di genere
Le pratiche amministrative rivolte ai rifugiati cambogiani sono state spesso animate dall’obiettivo di cancellare elementi primitivi. Agli occhi degli operatori sociali le donne e i bambini rifugiati risultavano meno macchiati ed erano quindi considerati soggetti-cittadini più desiderabili. Mentre i rifugiati maschi venivano emarginati, le donne diventavano ben presto dipendenti da sistemi clientelari femminili e oggetto di lezioni di autonomia personale.

Tratto da DA RIFUGIATI A CITTADINI di Anna Bosetti
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