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Dal design al videoclip



Non convenzionalità delle modalità di fruizione: il videoclip occupa una zona intermedia fra video indipendente, teatro d’avanguardia, video arte e trasmissione televisiva; non ha regole che lo inquadrano entro un certo standard, quindi lascia aperte molte possibili scelte. I primi videoclip consistevano nella mera performance dell’artista; col passare del tempo invece sono diventati una forma per sperimentare nuovi linguaggi.
Il videoclip è un medium dalla natura ibrida, e possiede al suo interno diverse forme espressive; una di queste è la danza (Cunningham, Barney); un altro universo ricco di contenuti, da cui trae ispirazione, è il teatro (Gondry, von Trier). Il videoclip comporta progettazione e ridefinizione degli spazi; spazio architettonico reale o immateriale, come quello dei videogame. Spesso utilizzo anche del fumetto; non si può poi dimenticare l’importanza della pittura.
Immaginario tecnologico
Il corpo trionfa nel videoclip, anche se è molto spesso un corpo inorganico o post-organico; gli oggetti acquistano qualità magiche

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