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Le prove nel processo

L’onere della prova


Mezzi processuali necessari x dimostrare l’esistenza di un fatto dichiarato dalle parti.
Il giudice deve porre a fondamento della propria decisione solo le prove che le parti hanno presentato in giudizio (principio dispositivo che si traduce in onere della prova). Non provare il proprio diritto equivale a non averlo. Chi fa valere in giudizio un diritto deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento mediante specifici mezzi di prova.


La prova documentale


- Atto pubblico-> fa piena prova
- Scrittura privata/telegrammi-> acquista efficacia di prova solo quando viene riconosciuta da colui contro il quale la scrittura è prodotta, o quando è legalmente considerata riconosciuta (autenticata da un notaio, da pubblico ufficiale, accertata giudizialmente).
Quando si voglia far valere un documento contro persone estranee alla sua redazione bisogna che esso abbia data certa, ossia quando è stato presentato al notaio x l’autenticazione o quando è stato registrato.
Prova legale vincola il giudice nella valutazione del giudizio.
La prova testimoniale, la confessione, il giuramento, le presunzioni
Testimonianza: prova di un fatto x testimoni. È esclusa x i contratti, x il pagamento di debiti il cui valore dell’oggetto ecceda i 2,58€, quando si vuole provare l’esistenza di un patto aggiunto o contrario al contenuto di un documento (è prevalente la prova documentale di quella testimoniale).
Prova scritta: nei casi in cui sia vietata la testimonianza. Eccezione qualora si abbia perduto il documento.
Confessione: è una dichiarazione che una parte fa in giudizio (giudiziale) o fuori (stragiudiziale) della verità dei fatti a sé sfavorevoli e favorevoli alla controparte. Se l’altra parte non contesta la verità, le dichiarazioni fanno piena prova.
Giuramento: dichiarazione di verità pronunciata in giudizio con formula solenne da una delle parti (la parte che giura falso commette reato).
- Decisorio se una parte invita l’altra a giurare x farne dipendere la decisione della causa
- Suppletorio se richiesto dal giudice x integrare le prove.
Presunzioni:consistono nell’indurre da un fatto noto l’esistenza di un fatto ignoto.
- Legali, le conseguenze probatorie che la stessa legge trae da un fatto noto-> assoluta quando non ammette prova contraria/relativa se la ammette.
- Semplici, costituiscono in una deduzione compiuta dal giudice x fondare il proprio convincimento in ordine di fatti non provati (si deve basare su elementi gravi e precisi).

Tratto da DIRITTO PRIVATO di Chiara Pasquini
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