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determinazione del reddito d'impresa


Le norme sulla determinazione del reddito d'impresa sono collocate tra le norme che disciplinano l'imposta sulle società (Ires): si tratta degli artt 83 e seguenti del TU.
Secondo l'art 83 del Tu “il reddito complessivo è determinato apportando all'utile o alla perdita risultante dal conto economico le variazioni in aumento o in diminuzione conseguenti all'applicazione dei criteri stabiliti nelle successive disposizioni della presente sezione”.
Le norme fiscali sul reddito d'impresa non costituiscono una disciplina organica compiuta di tutti i componenti reddituali, ma si limitano ad imporre delle “variazioni”.
Quindi, in materia di componenti positive, le norme fiscali hanno lo scopo di determinare le modalità di tassazione.

Le norme fiscali sul reddito d'impresa:
Diverse e molteplice sono le ragioni per le quali il legislatore fiscale detta apposite, autonome norme sul reddito d'impresa: norme che possono comportare variazioni fiscali del risultato del conto economico. Possono essere classificate da diversi punti di vista.
A) Dal punto di vista della funzione cui assolvono, non tutte le norme sono a tutela del fisco: vi sono anche norme a tutela del contribuente e norme “neutre”.
B) Le norme fiscali sul reddito d'impresa possono essere classificate in base al principio cilivistico cui derogano, o al principio che puntualizzano ecc. In questa prospettiva, quasi tutte le norme sul reddito d'impresa possono essere inquadrate secondo che riguardino l'inerenza, la competenza, o altri principi generali.
Ad esempio, molte norme che escludono in tutto o in parte la deducibilità di taluni costi sono da correlare al principio di interenza.
Altre norme sono da correlare al principio di competenza: principio che viene in alcuni casi precisato, in altri derogato.
C) Particolare rilievo hanno le norme con contenuti forfetari. Molti componenti del reddito d'impresa derivano da corrispettivi contrattuali o da altri valori numerari: si vedano, ad esempio, le norme sui ricavi o sul costo di acquisizione dei beni. Ma molti altri componenti sono frutto di una stima. Le norme civilistiche su questi componenti dettano criteri di massima; invece, la normativa fiscale detta dei parametri, il cui rispetto impedisce il sorgere di controversie.
Le norme fiscali comportano delle variazioni rispetto ai dati del bilancio. Abbiamo 4 tipi di variazioni:
a) variazioni fiscali che aumentano il reddito imponibile rispetto all'utile civilistico poiche variano in aumento un componente positivo del CE;
b) variazioni fiscali che aumentano il reddito imponibile rispetto all'utile civilistico poiché eliminano un componente negativo del CE;
c) variazioni fiscali che riducono il reddito imponibile rispetto all'utile civilistico poiché eliminano un componente positivo del CE;
d) variazioni fiscali che riducono il reddito imponibile rispetto all'utile civilistico poiché tengono conto di componenti negativi non presenti nel CE.
E) Un altro criterio di classificazione delle norme fiscali sul reddito d'impresa attiene alla dimensione temporale dei loro effetti.Vi sono norme che determinano una variazione definitiva, e norme che comportano una variazione tamporanea.

Tratto da DIRITTO TRIBUTARIO di Alessandro Remigio
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