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Legge 205/2000, il risarcimento del danno


La legge che completa il quadro è la 205/2000: indica che la pra previsione di risarcimento del danno che esercita il giudice amministrativo è estesa a tutta la sua giurisdizione, quindi alla giurisdizione generale di legittimità istituita a protezione degli interessi legittimi. Viene cosi sottratta al giudice ordinario l'azione risarcitoria contro lesione di interessi legittimi.
Anche se in concreto accade spesso per gli interessi oppositivi, che se il giudice reintegra del diritto privato con l'atto, poi impugnato, il privato di quel diritto, nessun risarcimento è dovuto, infatti la legge qualifica il risarcimento come eventuale.
Nel caso di interessi preventivi, se parliamo di attività vincolata della pa, il risarcimento è dovuto solo se si attesta che senza il vizio di legittimità, l'atto richiesto sarebbe dovuto essere rilasciato.
In caso di attività discrezionale della p.a. Il risarcimento è da escludere, altrimenti il giudice si intrometterebbe nel potere delle amministrazione.
L'onere della prova???
Danno da ritardo: è il danno cagionato per ingiustificata inerzia della pa, che può esserci attraverso il rilascio in ritardo di un provvedimento positivo, o il diniego in ritardo di quest'ultimo.
Nel primo caso si può chiedere il risarcimento per danni economici  di mancato inizio d'attività e pagamento dei costi, alla pa. Nel secondo caso la cassazione resta nella posizione che non si può, quindi il risarcimento dipenderà cmq dall'esito positivo della richiesta.
Responsabilità da atto lecito(art 42 Cost.): è il caso in cui la P.A cagiona danni a terzi legittimamente in quanto agisce per motivi di pubblico interesse. Il risarcimento che prima si otteneva era basso , equivaleva quasi a un terzo della valore venale per i terreni edificabili, mentre per le zone agrarie, , veniva risarcita una somma al valore agricolo medio dei terreni che in cui era praticato lo stesso tipo di cultura.
Con la sentenza della corte europea viene travolto questo regime, e viene dichiarato che in caso di espropriazione isolata l'indennità di risarcimento deve essere pari al valore  di mercato del bene , solo in caso di obbiettivi di perseguiti da riforma economica o di giustizia sociale possono giustificare il rimborso di un valore piu basso.
La responsabilità contrattuale, l'arricchimento senza causa:  La responsabilità contrattuale della P.A. È identica a quella di qualsiasi altro contraente, sottoposta alle regole del diritto civile.
Tutte le pretese in casi pratici, di diverso trattamento, sono state dichiarate illegittime dalla corte cost.
Le obbligazioni assunte dalle P.A. In un contratto devono sottostate, ai vincoli di contabilità, che prescrivono che ogni spesa sia imputata al pertinente capitolo di bilancio, con relativa copertura finanziaria.
La mancata osservanza di queste regole trasferisce la responsabilità sulle obbligazioni prese sulla persona fisica che ha agito omettendo queste regole (dirigente funzionario). Una misura questa idonea a fare da deterrente contro dirigenti superficiali o approssimativi.
Una misura comunque meno soddisfacente per il privato, che preferirebbe ricorrere contro il patrimonio piu esteso dell'ente che su quello dell'agente.
Ovviamente la colpa va alla controparte se non ha preteso la comunicazione obbligatoria, della deliberazione a contrattare che autorizza l'azione dell'agente, e che quindi rende responsabile l'ente.

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Antonio Grisolia
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