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La liquidazione della società


La fase successiva è quella della liquidazione. Come ogni fase di liquidazione questa si svolge attraverso sostanzialmente il pagamento dei debiti, attraverso la vendita dei beni e se possibile la vendita dell'intera azienda o rami d'azienda altrimenti la vendita atomistica. Ecco i liquidatori una volta nominati subentrano agli amministratori e hanno il compito di provvedere di gestire la società in questa prospettiva di liquidazione. Un profilo interessante è la disciplina analitica dei bilanci in fase di liquidazione. Questo non è il bilancio finale di liquidazione. Questi sono i bilanci di esercizio durante la fase di liquidazione. I liquidatori debbono redigere il bilancio e presentarlo alla scadenze previste dal bilancio d'esercizio della società per l'approvazione all'assemblea. Si applicano in quanto compatibili con la natura e le finalità dello stato della liquidazione le disposizioni relative al bilancio d'esercizio.  Quindi il bilancio di esercizio in fase di liquidazione è un bilancio redatto dai liquidatori approvato dall'assemblea come bilancio d'esercizio utilizzando i criteri, le regole del bilancio d'esercizio ovviamente nei limiti della compatibilità con la natura, le finalità e lo stato della liquidazione. Quindi i valori che vengono in considerazione saranno dei valori non più di una società in funzione ma di una società in liquidazione.
Il legislatore poi si preoccupa di dare un'informazione adeguata ai creditori.Nella relazione sulla gestione i liquidatori debbono illustrare l'andamento, le prospettive temporali della liquidazione e i principali criteri adottati per realizzarla. La relazione sulla gestione diventa uno strumento per informare i soci e i creditori di quello che è l'andamento, di quelli che sono stati i criteri adottati per la liquidazione e di quelle che sono le prospettive e quindi di quello che si ritiene essere l'esito temporale della liquidazione. Nella nota integrativa i liquidatori debbono indicare e motivare i criteri di valutazione adottati perche il legislatore sottolinea che i criteri di valutazione adottati saranno dei criteri peculiari proprio perchè non è una società in funzionamento ma è una società in liquidazione.
Nel primo bilancio successivo alla nomina, i liquidatori debbono indicare le variazioni nei criteri di valutazione adottati rispetto all'ultimo bilancio approvato e le ragioni e le conseguenze di tali variazioni. Vedete come il legislatore sottolinea che si tratta di criteri diversi e quindi debbono essere indicati i criteri utilizzati.
Il penultimo comma periodo dell'art. (non si sa...da cercare) è legato al concetto di esercizio provvisorio. Quando si è prevista una continuazione anche parziale dell'attività dell'impresa nella fase di liquidazione le relative poste di bilancio devono avere un'indicazione separata. La relazione deve indicare le ragioni e le prospettive della continuazione. La nota integrativa deve indicare e motivare i criteri di valutazione adottata. Quindi in presenza di un'esercizio provvisorio deve essere creata una sezione separata relativa per esempio al settore di azienda rispetto al quale viene continuata l'attività d'impresa con i criteri adottati. Siccome c'è un esercizio provvisorio non si applicano più i criteri relativi alla liquidazione ma criteri diversi che non saranno magari gli stessi dell'attività in normale continuazione.
Chiusa la fase di liquidazione ovvero pagato i debiti e realizzato l'attivo e ripartito il residuato, i liquidatori debbono redigere il bilancio finale di liquidazione indicando la parte spettante a ciascun socio o azioni nella divisione dell'attivo. Si prevedono poi normi particolari relative all'approvazione del bilancio.
Prima di passare all'ultima fase, vale la pena vedere come il legislatore oggi espressamente consenta il passaggio dalla fase di liquidazione alla fase attiva attraverso la revoca dello stato di liquidazione. La società può in ogni momento revocare lo stato di liquidazione con deliberazione dell'assemblea presa con le maggioranze richieste per le modificazione dell'atto costitutivo. Ovviamente la revoca della liquidazione è possibile solo se si elimina la causa di scioglimento. In caso di revoca della liquidazione il legislatore prevede che ci possa essere entro 60 giorni dall'iscrizione nel registro delle imprese di opposizioni da parte dei creditori. Questo periodo ha lasciato un po' perplessi tutti perchè non si capisce del perchè i creditori debbano o possono fare opposizione.
L'ultima fase è estremamente importante perchè è intervenuta una modificazione radicale e oggi è importante conoscere bene questa fase finale. La fase finale è la cancellazione della società. Approvato il bilancio finale di liquidazione la fase di liquidazione è esaurita. In questa fase i liquidatori debbono chiedere la cancellazione della società dal registro delle imprese. Ecco la norma prosegue con una innovazione importantissima perchè prima era molto dubbia questa conseguenza. Ora la cancellazione della società determina l'estinzione della società. Quindi quando la società è cancellata dal registro delle imprese, la società è estinta e non esiste più.
A questo punto si possono verificare due ipotesi. Una non è disciplinata e l'altra è disciplinata.
Una prima ipotesi più rara e non particolarmente problematica è quella delle sopravvenienze attive. Si cancella la società e successivamente vengono ad esistenza o si scoprono delle attività che non sono state oggetto di liquidazione. Per esempio si scopre che un certo bene che non si riteneva della società invece è della società. Oppure arriva un rimborso dal fisco. Queste sopravvenienze attive che fine fanno? Ovviamente non possono essere imputate alla società perche questa non esiste più. Non possono che ricadere in comunione tra i soci e quindi immaginare che questi crediti/beni cadano in comproprietà tra i soci. Quanto più problematica è l'ipotesi opposta ovvero il caso delle sopravvenienze passive. Si scopre un creditore insoddisfatto o interviene un fatto nuovo come per esempio il caso in cui emerge una responsabilità della società. Oppure emerge una sopravvenienze passiva come un debito fiscale. Chi risponde? Non la società. La società cancellata dal registro delle imprese è una società estinta  e quindi è una società che non può essere considerata responsabile. Rispondono i soci. Siccome sono soci a responsabilità limitata rispondono nei  limiti della quota di attivo che hanno ricevuto. Risponde inoltre il liquidatore se è in colpa ovvero se ha cancellato la società pur sapendo o dovendo sapere, usando la necessaria diligenza, che esistevano o avrebbero potuto sussistere un onore ulteriore passivo.
La norma 2495 c.c dice che approvato il bilancio finale di liquidazione i liquidatori debbono chiedere la cancellazione della società dal registro delle imprese.Fermo restando l'estinzione della società dopo la cancellazione, i creditori sociali non soddisfatti possono far valere i loro crediti nei confronti dei soci, fino a concorrenza  delle somme da queste riscosse, e nei confronti dei liquidatori se il mancato pagamento è dipeso da colpa di questi.
Il prof vorrebbe chiudere il corso con due osservazioni. Una che ci porta lontano dal nostro tema e l'altra che ci riporta al cuore del nostro tema.
La prima è questa: si parla continuamente di riforma delle società. Riforma delle Spa, delle Srl. Si parla di riforma anche delle società cooperative. Si parla di riforma dei gruppi. E' stata una riforma che ha toccato i profili generali. Il settore che è rimasto indenne alla riforma è quello delle società di persone. La riforma non riguarda quest'ultime. In realtà non è proprio così perche alcune norme hanno toccato le società di persone in punti molto importanti come la società di persone che ha come soci le società di capitali e altre ancora. Ma al di la di questo sicuramente la nuova disciplina delle spa e delle srl non può non agire sull'interpretazione della disciplina delle società di persone. Oggi il Prof crede che la disciplina delle società di persone deve essere riletta in modo molto approfondito alla luce della disciplina delle srl e delle spa. La giurisprudenza ha avuto più volte l'occasione di sottolineare come questa riforma delle società di capitali vada ad incidere sulle società di persone. Questo è un caso molto significativo.  Se entriamo nel particolare vediamo che le fasi di scioglimento e liquidazione delle società di capitali oggi sono molto lontane dalle stesse fasi di una società di persone. Oggi di fatto la giurisprudenza ci dice che anche per le società di persone la cancellazione provoca l'estinzione della società. Naturalmente nelle società di persone la posizione del socio cambia.
Ultima considerazione : l'attuale srl è profondamente diversa dalla vecchia srl. Sono due realtà non confrontabili.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Andrea Balla
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