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Distinzione tra leggi universali e leggi statistiche

- LEGGI UNIVERSALI : legge deduttiva, che non consoce eccezioni. Esempio: ogniqualvolta si riscalda una sbarra di ferro ad una determinata temperatura questa si dilata.
- LEGGI STATISTICHE : leggi che esprimono, non legami universali, esprimibile secondo la formula “tutte le volte in cui …”, ma legami di tipo statistico: “dato l’evento A, l’evento B si verifica nel 70% dei casi”.
Nel 1990 la Corte di Cassazione si occupa del problema in un procedimento relativo al disastro di Stava, dove un giorno gli sterili di una miniera vengono messi in dei bacini per decantare, sul quale si decide di costruire un secondo bacino, che però cede. Tutto il fango si riversa nel primo bacino, che non regge, cedono anche i suoi argini e un’enorme colata si riversa a valle e spazza via gli abitanti di Stava. Si deve accertare quale è stata la causa del verificarsi di questo evento, capire se di questo disastro deve rispondere qualcuno oppure no. In Italia c’era già stato un caso simile, il disastro del Vajont, dove alzando e abbassando il livello del bacino, sulle pendici del monte Toc è iniziata a verificarsi una fenditura nel terreno e una notte la montagna si è staccata ed è venuta giù tutta d’un botto. L’ingresso improvviso di questa massa all’interno della diga ha determinato un’enorme ondata che ha superato il bordo della diga e ha spazzato via i paesi che si trovavano al di là della diga. Il giudice deve stabilire le cause di questi eventi.
La Corte di Cassazione nel 1990, conferma le sentenze di condanna nei confronti di coloro che avevano la responsabilità di gestire la miniera, sia in primo che in secondo grado, e fa una serie di considerazioni sul nesso di causalità:
- l’accertamento del nesso di causalità in diritto penale avviene attraverso leggi scientifiche;
- le leggi scientifiche, le generalizzazioni alle quali il giudice può ricorrere per spiegare l’evento e rispondere alla domanda perché, possono essere di due tipi: leggi universali e leggi statistiche;
- le leggi statistiche siccome enunciano delle percentuali di casi non sono da sole sufficienti a dare una spiegazione dell’evento, possono bastare se e solo se esprimono un coefficiente percentualistico vicino alla certezza. Invece una legge che individua solo il 60/70% dei casi ha bisogno di un altro passaggio, il giudice è chiamato a verificare nel caso concreto dal punto di vista delle prove a sua disposizione se il caso è riconducibile alle legge scientifica probabilistica invocata per la spiegazione, se cioè la regolarità a base statistica enunciata sotto forma di legge statistica, si sia concretizzata nel caso di specie.
C’è stato un lungo dibattito nel corso degli anni ’90 su questa sentenza e, nel 2002 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno confermato i principi appena enunciati, stabilendo però un legame molto stretto tra la verifica che il giudice fa del nesso di causalità tra la condotta e l’evento e la regola dell’oltre ogni dubbio ragionevole. Le Sezioni Unite hanno detto che nei reati di evento il soggetto può essere condannato se e solo se si dimostra la sua responsabilità al di là di ogni dubbio ragionevole, quindi anche il rapporto causale tra condotta ed evento deve essere dimostrato al di là di ogni dubbio ragionevole, e per dimostrare questo ci sono due strade:
- legge universale;
- legge statistica che si sia dimostrato essersi concretizzata nel caso di specie. Bisogna fornire la prova della concretizzazione del nesso di causalità. Bisogna poter dire al di là di ogni ragionevole dubbio che il caso specifico rientra in quella percentuale.

Tratto da DIRITTO PENALE COMMERCIALE di Valentina Minerva
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