La responsabilità penale ricade sulle persone fisiche

Dal reato derivano conseguenze negative per le persone fisiche, solo le persone fisiche commettono reati. La responsabilità penale dunque riguarda le persone fisiche. Nell’ambito del diritto penale economico, i protagonisti saranno persone fisiche. È della loro responsabilità che ci occupiamo.
Un sistema incentrato esclusivamente sulla responsabilità delle persone fisiche, corre il rischio di non fronteggiare i fenomeni di criminalità economica nei quali la realizzazione di reati sia frutto di una politica di impresa.
Esempio: sono l’amministratore di una società che effettua import export di caloriferi, produco ed esporto caloriferi. Larga parte della mia committenza la svolgo con acquirenti che operano in Afganistan, la mia impresa per arrotondare in mezzo ai container di caloriferi mette bazooka, mitragliette, per venderle ai talebani. Dei proventi di questa attività se ne giova l’impresa che è un soggetto giuridico distinto da chi l’amministra. Se l’attività giudiziaria se ne accorge e contesta a me questo reato, io vengo colpito, ma la società la passerebbe liscia, perciò domani sbarazzatosi di me introdurrebbe un altro amministratore e continuerebbe a svolgere i propri traffici illeciti. Se io amministratore vengo condannato a una reclusione di 8 anni e a una multa di 15000 € questa multa viene addebitata congiuntamente a me e alla società per la quale ho lavorato, ma non ci sono sanzioni penali dirette per la società.
Ecco allora che ci si è posti il problema di predisporre nel nostro ordinamento strumenti efficaci di lotta alla criminalità d’impresa, per responsabilizzare anche l’ente collettivo e non solo le persone fisiche.
Il meccanismo attraverso il quale il nostro ordinamento ha preso posizione su questo punto è il decreto legislativo 231/2001.