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L'insegnante di fronte all'adolescenza


L’insegnante in prima linea per affrontare la crisi dell’adolescente e possibile disagio (le difficoltà del compito scolastico possono far emergere altre difficoltà), la scuola ha responsabilità d’intervento.
Per rafforzare la motivazione dell’insegnante: consapevolezza dei limiti precisi del suo campo d’intervento - importanza della sua personalità (è modello d’identificazione e educatore).
Handicap: è svantaggio sociale, punto d’arrivo di situazioni diverse, il cui risultato può essere peggiorato per incompetenza, incuria, limiti.
Necessità di una diagnosi funzionale estesa ad ogni forma di disadattamento perchè il recupero e prevenzione dei problemi più gravi dipendono da valorizzazione delle potenzialità disponibili più che dall’eliminazione dei danni/deficit già avvenuti.
È fondamentale l’incoraggiamento (Adler) = espressione di un rapporto interpersonale di fiducia, rispetto, scambio, accettazione e integrazione, anziché assistenzialismo, poiché ogni persona (sana o malata) ha pari dignità e ruolo sociale, stessi diritti/doveri, nei limiti delle possibilità individuali.

Tratto da DISAGIO ADOLESCENZIALE E SCUOLA di Antonella Bastone
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