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Scuola e superdotazione


Dovrebbe essere il luogo dove per eccellenza si incrementano le curiosità intellettuali, si stabiliscono gli strumenti culturali utilizzabili per vita. Spesso non è così, può diventare complice del disagio.
Necessità di riconoscimento delle attitudini individuali, incoraggiamento sull’utilizzazione delle risorse, espressione del sé creativo, consolidamento sentimenti di appartenenza.
La presenza di un superdotato in classe è un compito impegnativo per l’insegnante, deve porsi come mediatore talento/gruppo scolastico (per esempio attribuire al superdotato il suolo di leader - impegno nei confronti degli altri, è un positivo effetto trainante per gruppo - sviluppo sentimenti sociali). L’insegnante è un modello d’identificazione importante e i sentimenti che evoca sono introiettati dal ragazzo come parti costitutive di sé.

Tratto da DISAGIO ADOLESCENZIALE E SCUOLA di Antonella Bastone
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