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Definizione del concetto di concentrazione - ampiezza e intensità della concorrenza

L’economia studia il potere economico. Spesso il potere di mercato si esercita all’interno di una situazione in cui ci sono delle regole in cui l’impresa dovrebbe rispettare. Le imprese cercano di consolidare il mercato spesso ricorrendo a comportamenti abusivi, inoltre chi ha potere di mercato spesso ha la capacità di cambiare a suo vantaggio sia le strutture di mercato che il loro risultato. Ha una capacità di agire sulle strutture sociali, politiche, istituzionali e sulle stesse regole del gioco.
Studiamo fenomeni di numerosità e diseguaglianza: si vanno a contare le imprese e le unità locali (stabilimenti o sedi), si guarda la loro dimensione e la distribuzione per classi di ampiezza, poi si studia la distribuzione all’interno di settori merceologici e aree geografiche.
Per poter fare questo abbiamo bisogno di strumenti statistici e di definire il concetto di mercato e di industria. Il concetto di industria o di settore sono equivalenti.
La classificazione che si chiama Ateco 2007 è la versione nazionale del Nace revisione 2 e permette di fare confronti di tipo internazionale. In questo modo si è omogeneizzata la classificazione internazionale. Oggi la classificazione ha 6 livelli, ciascuno ha un codice numerico, una sezione che si distingue in 21 codici. Sotto la sezione c’è la divisione con 88 codici. Poi c’è il gruppo con 272 codici. Poi la classe con 615, la categoria con 918 codici, e la sottocategoria con 1224 codici. Se ragioniamo per sezione abbiamo 21 codici (ripartizioni) che hanno una lettera che indicano le fondamentali attività economiche che si svolgono in un paese. La sezione A in tutta Europa è agricoltura, silvicoltura e pesca. La sezione B indica l’estrazione e le attività minerarie. La classe C è la manifatturiera. La classa D è la produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e aria condizionata. La classe E prevede acqua e rifiuti. La classe F prevede l’edilizia. Un buon economista dovrebbe lavorare su C, D, E e F.
Esempio: settore C, divisione n.10 : industria alimentare
C 14 : abbigliamento, articoli in pelle
C 20 : industria chimica
Esempio: settore 13.1 : preparazione fibre tessili
Settore 13.2 : tessitura
Quando parliamo di concentrazione facciamo riferimento a fenomeni di numerosità e diseguaglianza riferita a determinate grandezze, come numerosità delle imprese e numerosità degli addetti e quindi disuguaglianza delle imprese e degli addetti. Questo ci consente di calcolare le dimensioni medie delle imprese e degli addetti. Il censimento fornisce la segmentazione per classi di ampiezze delle imprese, questo ci dà un’idea disaggregata della struttura.

Tratto da ECONOMIA INDUSTRIALE di Valentina Minerva
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