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Motivazione dell'educazione in età adulta


L’educazione è un continuum esistenziale, che non si interrompe finché esista soltanto un frammento di passione per la vita.
L’educazione in età adulta è nata laddove più forte è stato il richiamo delle esigenze materiali del cambiamento.
L’analisi critica di cosa sia educazione, ci aiuta a rivedere uno dei tabù intoccabili dell’educazione degli adulti, costituito dal cambiamento. La conclusione è stata sempre troppo repentina: ovunque siano presenti fatti o esempi che inducano l’adulto a cambiare o a perseguire un cambiamento, in tali circostanze si ritrovano momenti definibili educativi.
Qualora si tenti di andare più in profondità rispetto alla questione, specie se con ambizioni storiografiche, tale criterio ci appare troppo debole.
La domanda è in sintesi: ci può essere un evento educativo anche in assenza di visibili cambiamenti?
La parola cambiamento è troppo radicale per giustificare ogni situazione educativa. L’educazione degli adulti è tutto ciò che alimenta, facilita, induce, rinnova apprendimento.
Si apprende per migliorare la propria condizione, per star meglio, per competere, per consolidare poteri e ruoli mostrandosi aggiornati, vispi di ingegno, freschi e ricaricati.
Non esisterebbe dunque un imparare-educare peggiorativo?
L’educazione degli adulti ci mostra quanto e come l’esperienza educativa possa ritrovarsi nel bene e nel male, nella sofferenza e nella felicità.

Tratto da EDUCAZIONE DEGLI ADULTI di Anna Bosetti
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