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Credibilità e bello stile di Erodoto



Ma qual'è la molla che spinge a “raccontare storie”? il piacere: i logografi han cercato il divertimento del pubblico più che la verità, quindi il piacere dell'orecchio. È essi che tucidide denuncia. Egli oppone il muthos, l'orecchio, l'istante e il piacere al vero, alla scrittura e all'utile. Ma di Erodoto si loderà sempre lo stile, egli è il maestro del dialetto ionico. Plutarco dice che ciò lo rende pericoloso, i suoi discorsi sono ingannatori per stile. Stile che anche cicerone riconoscerà. Quando il XV secolo riscopre Erodoto lo fa con piacere: la traduzione di lorenzo Valla del 1474 fece scalpore.  Nel XVI sec. la situazione cambia ed Erodoto trova vari difensori, fino all'apologia pro herodoto di Henricus Stephanus. Dopo l'archeologia di tucidide e il trattato di plutarco, i due testi dello stephanus sono i più importanti dal punto di vista della credibilita erodotea: i costumi dei popoli non sono poi cosi bizzarri, e molte cattiverie sono gratuite. Nell'altro libro di Henricus, l'Apologie, Erodoto è usato in un battaglia contemporanea contro la chiesa, per mostrare che le meraviglie del tempo posson superare quelle antiche.

Tratto da ERODOTO, IL PADRE DELLA STORIA? di Dario Gemini
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