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La nozione di codice


La nozione linguistica di codice è stata estesa allo studio delle strutture narrative da Greimas e Barthes; quest’ultimo distingue vari codici (culturale, ermeneutico, simbolico, delle azioni), pur precisando che esso non deve essere inteso nel senso rigoroso, scientifico del termine, poiché esso designa dei campi associativi, un’organizzazione sovratestuale di notazioni che impongono una certa idea di struttura: l’istanza del codice è essenzialmente culturale. Il codice non è neppure una nozione puramente formale; bisogna considerarlo da un duplice punto di vista: quello dell’analista che lo costruisce e quello della storia delle forme e delle rappresentazioni, nella misura in cui esso è l’istanza nella quale le configurazioni significanti anteriori a un dato testo o film vengono a implicarsi.

Tratto da ESTETICA DEL FILM di Nicola Giuseppe Scelsi
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