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Le articolazioni lingusistiche del film

Le articolazioni lingusistiche del film




La differenza più radicale tra linguaggio cinematografico e lingua risiede nel fatto che esso non presenta nulla che somigli alla duplice articolazione linguistica, così centrale nel meccanismo della lingua; non si trova segmentazione a due ranghi dello stesso tipo nel linguaggio cinematografico, tuttavia, Metz formula l’ipotesi secondo la quale il messaggio cinematografico totale mette in gioco cinque grandi livelli di codificazione, ciascuno dei quali è una sorta di articolazione:
- la percezione stessa;
- il riconoscimento e l’identificazione degli oggetti visuali e sonori che appaiono sullo schermo;
- l’insieme dei simbolismi e delle connotazioni di diversi ordini che si legano agli oggetti;
- l’insieme delle grandi strutture narrative;
- l’insieme dei sistemi propriamente cinematografici che vengono ad organizzare in un discorso di tipo specifico i diversi elementi forniti allo spettatore tramite le quattro istanze precedenti.
Eco formula per parte sua l’ipotesi di una triplice articolazione propria del linguaggio cinematografico: figure iconiche presunte(dedotte dai codici percettivi) – livello 1 – costituiscono un paradigma, da cui si selezionano unità da comporre in segni iconici – livello 2 – combinabili in enunciati iconici combinabili in fotogrammi – livello 3 –: si avrebbero dunque, figure che si combinano in segni ma che non sono parte del loro significato, segni che si combinano in sintagmi, elementi “x” che nascono dalla combinazione di segni, i quali non sono parte del loro significato.

Tratto da ESTETICA DEL FILM di Nicola Giuseppe Scelsi
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