Skip to content

Schiller: Lettere sull’educazione estetica dell’uomo

Schiller: Lettere sull’educazione estetica dell’uomo


(1755 – 5 anni dopo la pubblicazione della critica del giudizio )
Scrive le lettere utilizzando in maniera molto pesante le categorie che la critica del giudizio gli aveva fornito, sviluppa molte cose da queste categorie. (anche se propone idee nuove, non si lascia appiattire completamente sugli schemi kantiani.) --> Oltre che da Kant, prende molto anche da Fichte, concezione dell’azione reciproca tra alcune delle componenti in gioco.
Schiller non è stato solo filosofo, ma anche artista (poeta e drammaturgo). Molto amico di Goethe.
Tra le sue opere teoriche più importanti (precendenti alle lettere) : carteggio con Körner, sul quale dibatte sulla bellezza (1792-93), Grazia e Dignità (riflessione autonoma + critica del giudizio di Kant --> recupera da questo testo molte possibilità di argomentare alcune delle sue idee proprie) . 1796 : poesia ingenua e poesia sentimentale. Motivazioni schilleriane molto diverse da quelle di Kant (legittimità della pretesa della con divisibilità dei giudizi di gusto, universalizzazione ma estraneità dell’estetico dalla politica, dall’etica, dalla morale ).
Schiller: motivo politico. Uno dei più grandi sostenitori degli ideali che hanno portato alla rivoluzione francese, ed è stato molto deluso dagli esiti della rivoluzione francese = terrore, rovesciamento degli ideali portanti di quell’azione politica condivisa su base popolare etc. si trovava di fronte a una situazione di turbamento e lacerazione politica e morale che richiedeva un qualche tipo di risposta --> Schiller, a partire da problemi estremamente urgenti, politici, morali ed estetici, sembra sostenere la necessità di un passo sospensivo di questa attualità verso un’educazione estetica dell’uomo che aiuterebbe ad affrontare alla radice questi problemi. Intento molto interessato alla vita politica, morale ed etica, con tutte le necessità di rinnovamento, dall’altra ritiene che questo dev’essere messo sullo sfondo e che la risposta deve essere cercata su un piano trascendentale (diverso da Kant) che riguarda la struttura dell’uomo, possibilità di rifondare l’unità rispetto alla lacerazione dello stato, nell’unità dell’uomo. Contrasto molto forte. Continue comparazione tra l’umanità a  lui contemporanea e l’umanità greca che, secondo lui, propone l’ideale di un uomo totale.
Passo dalla seconda lettera (non in bibliografia – si rivolge al principe che lo sostiene) : spero di convincerla che questa materia [riflessione trascendentale sull’estetico e sulla struttura antropologica] per risolvere in pratica quel problema politico si deve procedere attraverso l’estetico --> attraverso la bellezza si arriva alla libertà.
[Gadamer denuncia come padri della cultura estetica Kant, ma soprattutto Shiller, che avrebbe introdotto in maniera estremamente netta la separazione tra arte e vita.]
Le prime lettere sono dedicate al confronto tra l’umanità europea post-rivoluzionata lacerata dal dissidio tra natura e cultura, e l’uomo greco che sarebbe caratterizzato da una conciliazione armonica tra natura e ragione. Avanza l’istanza che sia necessario anzitutto un rinnovamento armonico interiore dell’uomo singolo, il rinnovamento dello stato non può essere ricercato attraverso strumenti che riguardano lo stato in quanto tale, ma dell’umanità che si trova nello stato --> attraverso una ausbildung (educazione) tramite l’armonizzazione delle istanze divergenti (non contrapposte) dell’uomo.
Lettera nona : arte bella come metodo di conoscenza e come metodo di conciliazione tra quelle istanze divergenti dell’uomo.  --> lasci all’intelletto la sfera del reale ma aspiri a produrre l’ideale dell’unione del possibile con il necessario.

Tratto da ESTETICA di Silvia Lozza
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.