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Schiller - Lettera XV: La bellezza come forma vivente


Parte dagli oggetti degli altri due impulsi fondamentali per determinare la bellezza come forma vivente. Oggetto ultimo dell’impulso materiale è la vita, das Leben, sopravvivenza della vita, affermare la vita prima di qualsiasi altra istanza. L’istinto alla sopravvivenza è quel tipo di istinto che può diventare prominente rispetto all’individualità. L’oggetto dell’impulso formale è la forma stessa, sempre e comunque trovare, ritrovare, tracciare un ordine, una forma, dare una configurazione a ciò che una configurazione non ha, tracciare dei nessi dove non ci sono, che ci orientano nella conoscenza, trovare delle connessione tra mezzi e fini, etc..
L’impulso del gioco, in quanto mediatore, ha come oggetto la forma vivente. (unifica i due oggetti degli impulsi, non la vita a scapito della forza o viceversa).
Forma non astratta dalla vita, ma che si riscontra nella vita stessa.
Intendere la bellezza come forma vivente --> mantenere idea di extra-empirico ma anche mantenere una piena compenetrazione di entrambe le poste in gioco (sopravvivenza della vita e forma)
Come l’impulso a gioco può mettere in moto l’azione reciproca? Come può realizzare il contemperarsi dei due istinti?
Secondo Schiller si realizza attraverso il passaggio per uno stato intermedio tra la sensibilità e il pensiero = stato estetico (lettera XX). Non si può passare da uno stato all’altro subito. Occorre una sospensione dell’impulso materiale, al quale possa essere sostituito un altro stato --> sospensione che crea una mera determinabilità, essere pronti per una nuova determinazione.
Il passaggio dall’essere sottoposti nello stato sensibile alla forza dell’impulso vitale non può avvenire immediatamente verso l’imporsi dell’impulso formale, ma abbiamo bisogno di sospendere la prima determinazione in modo che poi ci sia la possibilità di essere determinati in un modo diverso. Il passaggio è tale per cui da una determinazione a un’altra è attraverso la sospensione della determinazione fisica che diventa indeterminazione, apertura a possibilità di nuova determinazione.
Determinazione --> indeterminazione  (sospensione) --> determinazione
- Determinazione fisica (bisogno impellente di soddisfare un bisogno)
- Sospensione : stato di mera determinabilità o indeterminatezza = sospensione della singola determinazione, stiamo sospendendo un bisogno che si è già affacciato --> propria dello stato estetico
- Determinazione logica/morale (noi stessi ci imponiamo questo stato)
esiste un indeterminazione che sta a monte di tutto questo, prima di esistere non siamo ancora stati esposti a tutte le necessità, nessun bisogno ancora si è affacciato --> stato negativo di mera indeterminatezza.

Tratto da ESTETICA di Silvia Lozza
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