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Soggetti e contesti del lavoro di comunità


Il lavoro di comunità è definito come un’azione che si situa in un’area di confine tra diverse discipline. Non avremo un unico, ma tanti operatori di comunità. L’avere a che fare con cittadini-risorse, anziché con cittadini-utenti, esige un cambiamento delle regole del gioco al quale non tutti gli operatori sono abituati e che, in primo luogo, mette in discussione il potere basato sul ruolo professionale. Un tema dominante del lavoro di comunità è l’interdisciplinarietà.
L’animatore di comunità è l’operatore che in modo specifico ed esclusivo pratica l’animazione di comunità ed è incaricato in modo specifico di attivare e sostenere processi di partecipazione.
Esistono anche professionisti con background disciplinari differenti che, impegnati nell’esercizio della propria specifica professione, adottano prassi di lavoro riconducibili al lavoro di comunità.
I cittadini attivi sono quei cittadini che anziché delegare agli altri il compito di occuparsi dei problemi di tutti, si impegnano in prima persona in attività che vanno oltre gli interessi personali e della propria famiglia. Essi fanno lavoro di comunità e fanno comunità, nel senso del costruire, far crescere, coltivare, nutrire le relazioni che ne sono la linfa e dell’esercitare un potere che la rende efficace. Non sono operatori, ma protagonisti.
Tutelare/migliorare la qualità della vita è un compito complesso che richiede l’impegno di molti attori, la loro collaborazione e l’impiego di molte risorse. I processi di governante sono complessi e richiedono il contributo di molti soggetti. Fra queste risorse troviamo quelle espresse dai cittadini e che prendono il nome di cittadinanza attiva, comunità civica, comunità competente, capitale sociale. Il livello di civismo (concetto che racchiude quello di comunità competente e di cittadinanza attiva) di un determinato contesto è molto più importante è indicativo per il governo locale di quanto non lo sia il livello di sviluppo economico: la presenza di strutture orizzontali e di reciproca solidarietà contribuisce al funzionamento delle istituzioni e a creare una democrazia forte, mentre nelle realtà dove si ha un basso senso civico e la prevalenza di relazioni di tipo clientelare, dovute a strutture verticali di assoggettamento, si assiste alla riduzione del senso civico.
Il concetto di comunità diviene una chiave di lettura da impiegare per comprendere, descrivere e intervenire in contesti diversi. Nei contesti organizzativi l’approccio di comunità si occupa di prendersi cura delle comunità esistenti nell’organizzazione, andando oltre alla gestione delle risorse umane e integrandosi allo sviluppo organizzativo. Le politiche sociali, i servizi alle famiglie e alle persone sono gli ambiti nei quali il lavoro di comunità ha trovato le sue prime applicazioni, attraverso l’attivazione e l’impiego delle reti sociali, il volontariato, il mutuo aiuto. Il lavoro di comunità si sta diffondendo anche in progetti di sviluppo locale e di riqualificazione urbana. Responsabilizzarsi e impegnarsi attivamente per migliorare il proprio ambiente spezza il circolo vizioso dell’impotenza e innesca quello virtuoso che porta al potenziamento del capitale sociale presente nella comunità. Il lavoro di comunità è una passione.
Conoscere se stessi, le proprie potenzialità e i propri limiti, mantenendo un costante atteggiamento di ricerca, è una competenza fondamentale. Il lavoro di comunità si fa con ciò che “si è” e tutti gli strumenti del lavoro sono mediati da noi stessi, dalle nostre conoscenze e abilità, dai nostri valori, pregiudizi, dai nostri sentimenti. Questa attitudine all’introspezione e all’autoanalisi mette al riparo dal rischio di imbarcarsi in imprese non sostenibili personalmente e ci permette di impiegare nel migliore dei modi le risorse che possediamo. La capacità di ascolto empatico, di stare nei conflitti e mediarli, le capacità assertive sono competenze irrinunciabili, insieme alle competenze organizzative, per chi intende fare lavoro di comunità. Si tratta di avere a disposizione il giusto mix di passione e razionalità, di anima e rigore metodologico.

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