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Pensiero di Cartesio



Nella sesta parte del libro Cartesio fa un accenno a Galileo, pur senza nominarlo mai: " Sulla Fisica e sulla Natura sono state dette cose molto importanti e anch'io, in verità, avrei voluto dire la mia. Poi venni a sapere che persone, alle quali mi inchino, avevano disapprovato le opinioni pubblicate da un altro studioso, sulle quali io, peraltro, non trovavo nulla di pregiudizievole nei confronti della Religione e tanto bastò perché da quel giorno decidessi di non pubblicare su questo argomento"
Cartesio è il primo grande filosofo della tolleranza e della libertà di pensiero, egli dice "Non potrete mai far prigioniero il mio pensiero" Ciò che c'è dentro la mia anima è assolutamente inviolabile. Nella parte conclusiva del Discorso, Cartesio enuncia le sue conclusioni, dicendo che il tempo che gli rimarrà da vivere lo dedicherà alla medicina, metafisica e alla teologia. Tra le varie accuse che gli si sono fatte vi è quella di indifferentismo politico e religioso. Egli diceva "Ringrazio Dio per essere nato dove sono nato ". Dunque professa la religione in cui sei nato, e non perché è la migliore. La sua era una cautela metodologica, una morale provvisoria (dovuta alla precarietà della condizione storica), e lascia il problema politico-religioso senza risposte.

Tratto da FILOSOFI DELL'ETÀ MODERNA di Carlo Cilia
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