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Arcesilao e l'Accademia scettica


L’ACCADEMIA SCETTICA: La storia dell’Accademia conobbe nel III secolo una svolta importante: essa fu dovuta ad Arcesilao: egli seguì l’insegnamento di Teofrasto per poi entrare nell’Accademia.  Sulla falsa riga di Socrate preferì ritenersi ignorante piuttosto che pretendere di sapere. Utilizzando la dialettica arriva alla conclusione dell’impossibilità da parte dei sensi e dell’intelletto di pervenire ad una conoscenza certa. Non è chiaro se egli sia giunto ad affermare che nulla può essere conosciuto o semplicemente alla necessità di sospendere l’assenso (in greco epoche). Il suo obiettivo principale è muovere critica allo stoicismo, visto come filosofia dogmatica per eccellenza, ossia che sostiene con forza determinate dottrine (domata). Egli riprende la definizione del sapiente data dagli stoici “hi non sbaglia né corre il rischio di sbagliare”. Ma secondo Arcesilao solo l’atteggiamento scettico può rendere vera tale definizione. Il sapiente allora sarà colui che, consapevole dell’impossibilità del raggiungimento della verità, non rischierà di sbagliare preferendo rimanere in silenzio. La condotta del sapiente scettico allora volgerà all’eugolon ossia cioè che è ragionevole.

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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