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Grecia nel V secolo a.C. Oligarchia e democrazia


I pensatori del VI secolo avevano soprattutto insistito sull’unicità e uniformità dell’ordine cosmico e qualcuno addirittura di Dio (Senofane). Nel V secolo si continua su questa scia ma cresce la consapevolezza delle diversità culturali politiche e religiose. La vittoria della Grecia sulla Persia eliminò il pericolo di una possibile cancellazione del pensiero greco, ma soprattutto mise più drasticamente in luce la differenza tra il mondo ellenico e quello dei barbari. Tratto diffuso di questo secolo fu allora il riconoscimento della relatività dei nomoi, ossia delle tradizioni degli usi e dei costumi. Le forme di governo più diffuse sono l’oligarchia e la democrazia: Atene diventa l’emblema di quest’ultima. La filosofia entra ad Atene: tranne alcuni momenti critici di cui furono vittima Anassagora e Protagora, Socrate e Aristotele, Atene rimarrà la sede per eccellenza della filosofia.


Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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