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Naturalisti eleati. Melisso


MELISSO Il problema dell’infinito è anche per lui centrale: egli però non è di Elea ma si Samo. Questo mostra che le idee di Parmenide avevano ben presto preso a circolare anche fuori dalla loro origine geografica, raggiungendo l’altro polo della Grecia. Nato nel 480 partecipò alla guerra contro Mileto e Atene. Dapprima gli ateniesi instaurarono a Samo la democrazia, ma dopo poco ebbe luogo una rivolta oligarchica che tuttavia ebbe vita breve. Questi eventi sembrano confermare una propensione di Melisso all’oligarchia, in conformità al suo maestro Parmenide. Anch’egli, come il quasi contemporaneo Zenone, scisse un’opera in prosa intitolata Sulla natura o sull’essere. Secondo Aristotele Melisso perse il significato di essere nella sua sostanza logica identificandolo con la natura. Melisso pensa allora all’essere come una sostanza estesa nello spazio e nel tempo. Anche per Melisso l’essere è uno immutabile e immobile, ma di esso si può dire non solo che è, ma anche che era e che sarà. L’essere allora è eterno nel senso del suo essere infinito, senza limiti anche nel tempo e nello spazio. A queste considerazioni egli arriva con un procedimento per assurdo. (T.119)

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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