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Impatto delle imposte societarie in presenza di imposte personali


Se l’ottica di valutazione è quella di colui che ha la proprietà dei capitali e ciò che interessa all’investitore è il rendimento netto dei suoi capitali investiti, bisogna considerare oltre alle imposte societarie, anche quelle personali. [Tsp = combinazione delle 2 tipologie di imposte: societarie e personali].

Vbf = valore economico del beneficio fiscale da indebitamento finanziario
D = valore economico del debito finanziario
Ts = aliquota fiscale societaria (e rispetto alla quale gli interessi passivi risultano essere deducibili)
Td = aliquota fiscale personale sui redditi di capitale proprio (dividendi e capital gains)
Ti = aliquota fiscale personale sui redditi da crediti finanziari (titoli di stato, obbligazioni, cambiali finanziarie, etc)
Le possibili situazioni che si possono presentare sono:
Ti = Td  ->  Vbf = D ⋅ Ts  ->  Vl = Vu + D ⋅ Ts    [retta II]
Ti < Td  ->  il risparmio di imposta si amplifica rispetto alla considerazione delle sole imposte societarie (retta I)
       
(1 – Ti) = (1 – Ts) (1 – Td), ossia: quando il beneficio della deducibilità degli oneri finanziari dal risultato imponibile è esattamente controbilanciato dallo svantaggio, in termini impositivi, di possedere redditi da detenzione di credito piuttosto che azionari, l’indebitamento non modifica il valore economico dell’impresa (retta III)            Vbf = 0  ->  Vl = Vu
(1 – Ti) > (1 – Ts) (1 – Td): il beneficio della deducibilità degli oneri finanziari dal risultato imponibile è inferiore rispetto allo svantaggio di ottenere redditi da crediti rispetto a redditi azionari e quindi il ricorso a debiti di finanziamento riduce il valore economico dell’impresa (retta IV)
Vbf < 0  ->  Vl < Vu
    Quindi quanto maggiore è Ti rispetto a Td, minore è il vantaggio fiscale del debito finanziario.
Dunque, la convenienza dell’impresa a indebitarsi, dal punto di vista degli investitori può essere modificata, ampliata o ridotta o totalmente eliminata, dalla presenza delle imposte personali. Ciò significa valutare nel dettaglio la posizione fiscale dei singoli investitori  con le relative personali pressioni fiscali (es. imposta progressiva in Italia: Irpef): così al variare delle aliquote personali effettive, qualcuno di essi può trovare più conveniente per dati valori dei rendimenti lordi l’investimento in azioni, e qualcun altro l’investimento in strumenti di debito.

Tratto da FINANZA D'IMPRESA di Alessia Chiovaro
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