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La trama de "Un distino ridicolo"

Nella Genova degli anni ’60, in cui vive il giovane Fabrizio De André, il destino fa incontrare Carlo, protettore mammone e scansafatiche, Salvatore, pastore sardo appena uscito di prigione (ha commesso un omicidio, ma viene poi riconosciuto innocente grazie a una finta testimonianza) e Bernard, intellettuale marsigliese passato dalla Resistenza alla malavita. Insieme organizzano il colpo che potrebbe cambiare le loro esistenze: il furto di un carico di merce preziosa giunta al porto di Genova. Ma il pastore sardo inganna i complici e torna in Sardegna con il bottino e Veretta, la prostituta diventata sua nuova compagna. Il marsigliese finirà prima in galera a Nizza per un altro colpo andato male e poi a Mantova, dove farà amicizia con un gruppo di giovani, in particolare con Alessandro. Carlo invece vivrà disperato nell’attesa del ritorno di Maritza, la donna che ama, scomparsa improvvisamente nel nulla. Alessandro e Fabrizio si incontreranno anni dopo (negli anni Novanta) e ricostruiranno le fila di questa storia.

Tratto da GENOVA NELLA LETTERATURA di Isabella Baricchi
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