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La convenzione sulla biodiversità e la settima convenzione delle parti

(CBD – COP7). È il più ambizioso e puntuale degli impegni mai presi per la protezione degli ecosistemi mondiali in crisi e vi hanno aderito oltre 185 paesi. Tenutasi a Kuala Lumpur nel febbraio del 2004, i governi hanno sottoscritto un obiettivo a lunga scadenza per creare una rete globale di aree protette ecologicamente rappresentative delle aree terrestri entro il 2010, e delle aree marine entro il 2012. Anzitutto sono stati messi a punto impegni specifici per le aree protette:
- Entro il 2006 → definizione a livello nazionale di obiettivi misurabili e cronologicamente scanditi per le aree protette.
- Entro il 2008 → assicurazione di risorse finanziarie sufficienti a sostenere i costi per implementare e gestire in maniera efficace i sistemi nazionali e regionali di aree protette.
- Entro il 2010 → messa a punto di un metodo completo per controllare, valutare e riferire se le aree protette sono o meno gestite efficacemente.
La Conferenza delle Parti ha adottato un Programma di lavoro sulle Aree Protette (PoW) orientato alla realizzazione degli obiettivi, oltre ad essere il più ambizioso nella storia della Convenzione. Individua anzitutto dei chiari risultati da raggiungere, tra cui l'istituzione di una rete globale di sistemi di aree protette complete ed efficacemente gestite. Il PoW in particolare prevede:
- Una rete globale di aree protette ecologicamente rappresentative delle aree terrestri entro il 2010, e delle aree marine entro il 2012.
- Integrazione di tutte le ANP e di tutti i sistemi di ANP in un più ampio contesto territoriale.
- Promozione di forme di collaborazione tra ANP vicine.
- Piena ed effettiva partecipazione della popolazioni native e delle comunità locali.
- Impostazione di best practices per una gestione innovativa delle ANP.
La COP7 ha anche riconosciuto il sistema di categorie di aree protette dello UICN come standard internazionale di classificazione e il Sistema di Efficacia Gestionale, sempre dello UICN, come standard internazionale.

Tratto da GEOGRAFIA di Gherardo Fabretti
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