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La Cappella di Castel Sant'Angelo


Dai documenti contabili risulta che dal maggio all’ottobre 1545 Luzio adornò con stucchi e pitture una Cappella nel Castello, ma tali decorazioni non sono pervenute e l’ubicazione stessa della cappella è incerta. La mancanza dei pagamenti per i lavori accessori (pavimentazione, porte e altare) potrebbe far pensare ad una cappella già esistente nel Castello, come ad esempio quella di Leone X. In tal caso le decorazioni di Luzio dovettero scomparire perché rovinate e la cappella fu rinnovata nel 1647 da Carlo Colucci. Non è da escludere però che Paolo III si sia fatto costruire una nuova cappella in un ambiente contiguo all’appartamento papale. Anche in questo caso le pitture e gli stucchi di Luzio Romano andarono perduti nel flusso caotico delle successive trasformazioni. Se non ci sono pervenute le decorazioni della cappella di Castel Sant’Angelo rimangono alcuni disegni di Luzio di soggetto religioso, che presentano strette affinità stilistiche ed iconografiche con le decorazioni del settore nord dell’appartamento papale. In essi il repertorio della grottesca, piegato ad una simbologia religiosa, rinnova gli schemi compositivi tradizionali, divenendo un elemento non solo decorativo ma strutturale.


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