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Lo sviluppo del tasso di crescita economica delle Tigri asiatiche e la strategia giapponese

Negli ultimi trent'anni i paesi dell'Asia orientale hanno registrato il più rapido e prolungato tasso di crescita economica di tutti i tempi. Le interpretazioni di questo successo si dividono in due categorie: chi crede che sia merito dell'intervento dello Stato e chi crede sia dovuto all'applicazione del WC. I due approcci si sono scontrati quando il Giappone è diventato il paese creditore numero 1 e ha assunto un maggiore potere in seno a Banca Mondiale e FMI. Esso, infatti, iniziò a finanziare e investire nelle Tigri asiatiche raccomandando un approccio interventista e finanziando alcuni settori in particolare. La Banca Mondiale non vedeva di buon occhio questa tipologia d'investimento, che non si rifaceva alle regole del libero mercato e andava contro al Washington Consensus. Dopo numerosi scontri la situazione si risolse nella presentazione, da parte della Banca Mondiale, del The East Asian Miracle, che avrebbe dovuto essere il risultato di un'analisi sull'economia delle Tigri che avrebbe confermato la strategia giapponese. Tuttavia la Banca Mondiale manipolò questi studi e ci furono solo dei blandi riferimenti al ruolo dello Stato, cosicchè il Giappone e gli intellettuali non vicini al Washington Consensus ne rimasero fortemente delusi. Fu così che l'UNCTAD pubblicò uno studiò che dimostrò il contrario. Le Tigri avevano perseguito una strategia di industrializzazione orientata all'esportazione. All'inizio producevano beni di consumo, dalle risorse naturali ai prodotti labour-inetnsive a quelli technology-intensive, ma questo fu possibile anche grazie a misure di protezione dell'industria nazionale, che si sviluppava prima verso il mercato interno e solo quando era pronta si lanciava sul mercato internazionale. In seguito, anche grazie alle potenti ondate di IDE e di investimenti soprattutto provenienti dal Giappone, si è verificato uno sviluppo economico regionale a stormo (paradigma delle oche volanti). Il loro sviluppo è anche dovuto al finanziamento e all'aiuto proveniente dagli Stati Uniti nel periodo finale della guerra fredda. Infatti, questi paesi dovevano fungere da stati cuscinetto ed erano a forte rischio di espansione comunista.

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