Skip to content

L’esperienza dell’altro: Alterità ed Ermeneutica


Quando si dice “ermeneutica” si dice “alterità”. L’ermeneutica, infatti, in quanto designa l’atto del comprendere, presuppone l’esistenza e l’indipendenza di ciò che viene compreso. La comprensione muove dunque verso un’identità che le si fa incontro come estraneità. Ciò che è straniero non può essere escluso, proprio per questo l’esperienza dell’estraneo rinvia ad una più originaria relazionalità. È evidente che la relazione presuppone le differenze e le differenze tendono a confliggere e si mantengono in un rapporto di reciproca tensione. Lo straniero è un altro per me e io divengo “io” attraverso l’altro. La tensione tra le differenze non esclude la comprensione, ma il comprendere non si risolve nell’abolizione dell’altro, nella riduzione dell’alterità all’autosufficienza del sé, ma nell’assunzione in sé delle ragioni dell’altro. L’altro, dunque, è tale solo perché portatore delle sue ragioni. L’esperienza dell’altro contraddistingue l’ermeneutica sin dal suo primo costituirsi come metodo dell’interpretazione e, più avanti, come genere della filosofia. In origine l’oggetto proprio dell’ermeneutica scientifica è dato dai testi, ovvero da un insieme di segni il cui significato non è immediatamente noto e che quindi deve essere esplicato per essere compreso. L’attività che si sviluppa intorno ai testi è appunto, l’interpretazione finalizzata alla comprensione compiuta del testo.
La presenza dell’altro, entro quell’ambito di presenza che è quella del pensiero stesso, inaugura una dinamica del trascendimento dove il pensiero è costantemente modificato dall’altro senza che con ciò debba uscire fuori di sé. Se, infatti, si intende il pensiero davvero per quel che è, vale a dire come il “disgelarsi dell’essere”, allora il pensiero è inevitabilmente il pensiero della differenza. Nel contempo però è proprio approfondendo l’esperienza del pensare che si coglie con sempre maggiore chiarezza come l’altro abiti il pensiero e sia intimo ad esso. Questa intimità mostra come il pensiero sia sempre pensiero dell’altro. Il pensiero dell’altro non conduce oltre il pensiero, ma spezza l’unicità chiusa dell’io, in modo che l’io è sempre per un altro ed è attraverso l’altro che l’io coglie la propria identità.
Il pensiero dell’altro svela ad ogni “io” la sua empiricità ma anche la sua irripetibilità, svela l’antecedenza della comunità sull’individualità, ma anche l’essenzialità dell’individualità alla comunità. In questo senso il pensiero dell’altro si configura originariamente come linguaggio poiché nel linguaggio (sia verbale che non verbale) si incontra l’effettività dell’altro, il linguaggio è il transito verso l’altro, è motivo di esclusione o di compatibilità, di rifiuto e di incontro.
Una delle difficoltà in cui si può imbattere l’interpretazione è, ad esempio, quella di trovarsi di fronte a segni di cui non è nota l’organizzazione e perciò il significato. Non sono tuttavia di quest’ordine i problemi dell’ermeneutica storica nel suo primo costituirsi. Il linguaggio da cui l’interpretazione muove è quello della tradizione, ma a partire da una frattura o discontinuità che si è prodotta nella tradizione stessa. Le difficoltà in questo caso riguardano il significato proprio di un discorso in rapporto all’interpretazione di chi lo aveva detto e scritto e al contesto dell’enunciazione stessa. Comprendere l’enunciato dell’enunciante in relazione al contesto enunciativo significava assumere il punto di vista dell’altro, nel senso di poter davvero vedere ciò che egli vedeva. Per fare ciò era necessario potersi collocare in quel punto in cui il parlante si collocava nel momento in cui era titolare di un discorso che giunge a noi come opera.
Nell’ermeneutica classica interpretare significava colmare una distanza, raggiungere un’alterità preservandone l’identità, vale a dire evitandone il fraintendimento.

Tratto da GUIDA ALLA FORMAZIONE DEL CARATTERE di Anna Bosetti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.