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Il Sinodo di Troyes


Nel 1128, San Bernardo raccomandò che la compagnia fosse riconosciuta ufficialmente come ordine monastico e così fu, il papa diede la ratifica, in modo che attraverso quest'ordine potesse offrire il suo contributo alla sicurezza. San Bernardo diede invece il suo aiuto formulando una regola monastica adatta; era nata una forza combattente dedita al servizio della Chiesa, un'ordine che offriva la salvezza come premio del valore guerriero; la doppia natura era simboleggiata dalla bandiera pezzata: il bianco significava mitezza verso gli amici di Cristo, il nero ferocia verso i nemici. I Templari furono difensori valorosi, sempre presenti, come avamposti del Cristianesimo nel mondo ostile e straniero; i loro alleati permanenti erano gli Ospitalieri, trasformati anch'essi in ordine militare. Per la maggior parte del tempo, dopo la caduta di Edessa nel 1144 in poi, questi due ordini condussero una battaglia che alla fine erano destinati a perdere; il loro coraggio e devozione erano incomparabili. In Occidente il Tempio era una grande potenza, il regolamento vietava ai singoli membri di avere proprietà, ma non all'ordine; subito dopo il sinodo di Troyes il re di Francia regalò loro delle terre, dando inizio alla loro carriera di proprietari terrieri. Monarchi e sovrani di tutta Europa seguirono questo esempio, e ben presto il Tempio si ritrovò possessi in Castiglia, Bretagna, Inghilterra, Linguadoca, Puglia, Roma, Germania, Ungheria, e con l'incremento del commercio queste terre crebbero di valore; inoltre ogni nuovo cavaliere che entrava per tutta la vita, donava le proprie ricchezze. Nel 1147, durante la disastrosa seconda crociata, Luigi VII fu impressionato dall'appoggio militare e finanziario ricevuto dai Templari, ebbe prestiti cospicui e al suo ritorno in Francia li ripagò con terre nei sobborghi di Parigi. Qui presto sorse una fortezza, munita di un proprio scalo, polizia e giurisdizione, divenendo perciò il fulcro dell'ordine in Occidente. Lo scopo iniziale era appoggiare le forza combattenti in Oriente; le varie sedi disseminate inviavano le rendite in eccesso al quartier generale in Terra Santa e servivano anche come depositi per arruolamento e addestramento dei cavalieri. Queste sedi, in realtà castelli, erano considerate modello di sicurezza e sia papi che re, nei loro viaggi all'estero erano felici di esservi accolti; sia in Francia che in Inghilterra, erano usati come depositi sicuri per i gioielli della corona e per il denaro pubblico.

Tratto da I TEMPLARI di Elisa Giovinazzo
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