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La piramide della popolazione dei demografi

La piramide della popolazione dei demografi





La natalità, la fecondità e la mortalità fanno parte di un sistema demografico interconnesso. La capacità di procreare e la probabilità di nascere, insieme alla quantità di decessi che avvengono all’interno di un gruppo umano, dipendono dalla sua ripartizione per età e per sesso. Qualunque cambiamento tocchi una o tutte le variabili in oggetto è in grado di provocare mutamenti nella composizione per età e sesso della popolazione.
Per visualizzare le caratteristiche della struttura per età e per sesso di una popolazione, i demografi ricorrono alla costruzione di una piramide della popolazione, un espediente grafico per mostrare le informazioni desiderate. Si tratta di un diagramma a canne orizzontali costruito rispetto all’asse delle ordinate, sulle quali vengono rappresentate le classi di età della popolazione distribuita per singolo anno o per classi di ampiezza quinquennale. Sull’asse delle ascisse si rappresenta la consistenza della popolazione per ciascuna classe: il dato è espresso in valore assoluto oppure in percentuale per facilitare i confronti. Nella parte sinistra del diagramma viene raffigurata la struttura della popolazione maschile, nella parte destra quella femminile. Il termine piramide attribuito a questo grafico proviene dal fatto che la struttura di una popolazione soggetta alle tendenze di natalità e mortalità naturali, cioè senza interferenze, assumerebbe la forma di una piramide, con una base larga che si restringe verso l’alto man mano che la fasce più anziane si riducono a causa dei decessi. Ma non esistono popolazioni esenti da interferenze. Così il diagramma si trova ad assumere varie forme, ciascuna delle quali riflette una diversa storia della popolazione. Le popolazioni con elevati tassi di natalità e di mortalità saranno rappresentate da una piramide a base larga e a punta stretta, mentre quelle con natalità e mortalità basse avranno un diagramma a base stretta più simile a un rettangolo che a una piramide.
Per misurare il rapporto tra la popolazione che lavora e quella inattiva (perché troppo giovane o troppo anziana), si utilizza l’indice di dipendenza, che esprime il rapporto percentuale tra la popolazione considerata produttiva (15-64 anni) e la popolazione dipendente.
Il tasso di incremento naturale di una popolazione si ottiene sottraendo il tasso generico di mortalità dal tasso generico di natalità. Naturale significa che esso non tiene conto degli incrementi o dei decrementi dovuti alle migrazioni.

Tratto da I CONCETTI CHIAVE DELLA GEOGRAFIA di Gabriella Galbiati
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